sabato 15 maggio 2021

La vita davanti a sé (2020) di Edoardo Ponti

A Bari il piccolo Momò, orfano emigrato dal Senegal, ruba la borsa ad un'anziana donna al mercato cittadino, ma viene scoperto dal suo tutore, un vecchio medico che si occupa, tramite il suo istituto, di bambini con problemi. L'uomo, che conosce perfettamente la vittima del furto, esorta Momò e restituirle personalmente il maltolto e chiedere scusa. Lei è Madame Rosà, una donna forte e fiera dal passato difficile, che ospita nella sua casa ragazzi sfortunati senza famiglia a cui sembra essere particolarmente legata. Anche Momò sarà accolto nella vecchia residenza di Madame Rosà e tra i due inizierà un rapporto tormentato e sincero. Un rapporto tra due anime sole, apparentemente agli antipodi ma unite da un'intima disperazione. Dramma sentimentale di Edoardo Ponti (il figlio della Sophia nazionale) che dirige la madre, con la riverenza che si deve a una leggenda, mettendosi totalmente al servizio della sua innata presenza scenica, del suo naturale carisma e della sua capacità di stabilire un feeling immediato con il pubblico attraverso la sua inconfondibile fisicità, espressività e gestualità. Tratto dal romanzo omonimo di Romain Gary, già adattato per il  grande schermo da Moshé Mizrahi nel 1977, è un film esile nella trama e retorico nell'esposizione dei sentimenti, che non rende giustizia alla grandezza di Sophia Loren, bravissima come sempre anche in questa sua ultima sofferta interpretazione. Edoardo Ponti appare un regista ancora acerbo, ancora alla ricerca di una propria personale visione e quindi oscilla tra la scelta sicura di affidarsi al magnetismo della madre protagonista, un pavido romanticismo che ammicca al consenso facile ed una serie di sequenze di colorita umanità che cercano di ricalcare lo stile di grandi autori come Pedro Almodóvar. Il ritorno della Loren al cinema, peraltro in un ruolo così intenso e calzante alla sua sensibilità, ha creato una forte cassa di risonanza per questa pellicola, ben oltre i suoi reali meriti. La mancata candidatura agli Oscar della grande attrice, della cui possibilità in tanti avevano parlato, è sembrata un po' ingiusta, anche alla luce di alcune delle performance entrate nella cinquina finale. La nomination l'ha invece ottenuta la famosa cantante pop Laura Pausini, per la canzone "Io sì" che fa parte della colonna sonora, ma ha dovuto arrendersi al vincitore "Fight For You" di H.E.R., Dernst Emile II e Tiara Thomas. La Pausini è però riuscita a portare a casa il Golden Globe, che comunque non è poca cosa. Resta comunque la gioia di aver rivisto all'opera Sophia Loren, capace ancora di regalare interpretazioni emozionanti ad 86 anni compiuti.
 
Voto:
voto: 2,5/5

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