domenica 15 dicembre 2013

Dead Man Walking - Condannato a morte (Dead Man Walking, 1995) di Tim Robbins

Film a tesi che ribadisce, ribaltandolo, l'occhio per occhio alla base del giustizialismo americano attraverso una semplice equazione logica: se terribile e disumana fu la colpa, altrettanto lo sarà il castigo attraverso un omicidio legalizzato. L'attore Tim Robbins dirige con mano sicura questo dramma carcerario che scava nel profondo delle coscienze, attraverso il rapporto umano tra una suora (Susan Sarandon), che assiste spiritualmente un condannato a morte (Sean Penn) negli ultimi giorni del suo tragico percorso. La repulsione e la diffidenza iniziale divengono comprensione e pietà di fronte all'orrore ineluttabile del castigo. Il finale, girato in modo documentaristico, è il culmine del crescendo emotivo ed intende provocare lo shock nello spettatore: obiettivo raggiunto attraverso la minuziosa esibizione del barbaro rituale di cui nulla ci viene risparmiato. Dal punto di vista recitativo è un film impeccabile, i due protagonisti sono perfetti e la Sarandon fu premiata con l'Oscar. Però il pur nobile intento didascalico, perseguito con cinica ferocia visiva, penalizza non poco la libertà espressiva e quindi il valore artistico dell'opera. Da mostrare, quasi obbligatoriamente, ai sostenitori incalliti della pena capitale.

Voto:
voto: 3,5/5

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