domenica 15 dicembre 2013

Harry a pezzi (Deconstructing Harry, 1997) di Woody Allen

Film atipico nella filmografia del grande regista americano e, probabilmente, uno dei suoi più personali. Allen (che ha scritto, sceneggiato, diretto ed interpretato il film) rinuncia sia alla tipica delicatezza del tocco che alla cerebralità compulsiva, preferendo un tono più aggressivo, caotico e, a tratti, "rancoroso". Infatti, dopo gli scandali sentimentali che gli costarono gli strali del perbenismo americano, questo film è la sua risposta a tutto questo: il protagonista, Harry Block (Allen), è, infatti, la proiezione scenica di ciò che i moralisti d'oltre oceano pensano di lui. Block è uno scrittore ebreo frustrato, depresso, sessualmente vorace ed inquieto, capace di produrre entropia in tutto ciò che tocca, dalla vita sentimentale a quella professionale e che riesce ad essere "vero", piuttosto che "doppio", solo nei suoi libri. E', probabilmente, il più viscido dei tanti personaggi interpretati da Allen sul grande schermo. Il risultato è un film diseguale, squilibrato, a volte confuso ma, comunque, ricco. Ricco di momenti surreali impagabili, ricco di trovate visive suggestive e, soprattutto, ricco di momenti di assoluta comicità che lo rendono tra i più divertenti Allen dell'ultimo periodo. Non mancano le solite frecciate alla religione ed al suo dogmatismo, nè gli immancabili omaggi ai suoi "maestri" cinefili. Cast ricco ed ispirato. Da riscoprire.

Voto:
voto: 3,5/5

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