Il giorno di Ferragosto un giovane studente universitario, introverso e impacciato, conosce casualmente un vulcanico quarantenne ciarliero, affetto dalla sindrome di Peter Pan. Il ragazzo si farà trascinare in un avventuroso viaggio, a bordo di una Lancia Aurelia Sport nuova di zecca, da Roma al settentrione, attraverso l'Italia estiva del boom economico. E' il più alto capolavoro della Commedia all'italiana che esprime ai
massimi livelli la capacità del genere di mantenere una costante
sintonia con gli umori del paese, di fornirne un quadro vivace e preciso
di usi, costumi, mutamenti, aspirazioni ed aspetti deteriori. Questo
straordinario "road movie" di Risi è una sorta di istantanea dell'Italia
dell'epoca, la cui spontaneità ed immediatezza riesce ancor oggi a
restituire l'aria dei tempi meglio di qualsiasi documentario o servizio
giornalistico. La storia del timido studente conquistato dalla smania di
vivere del cinico, superficiale, gioviale ed occasionale compagno di
viaggio, Bruno Cortona (impersonato da un Gassman travolgente e
incredibilmente "rappresentativo"), diventa una parabola morale sulle
insidie (e sull'illusorietà) della società del benessere, accentuata
dall'amarezza di un finale improvviso ed inatteso in un'opera tanto
divertente e spigliata. Il personaggio di Gassman, tuttavia, risulta
così simpatico ed attraente per la sua carica vitale da rendere il
pubblico più connivente che critico sui difetti dell'anti-eroe (e
dell'italietta che egli rappresenta). Anche per questo Il sorpasso
è l'alfa e l'omega, la luce e l'ombra e, quindi, la massima espressione
della Commedia all'italiana. La Lancia Aurelia Sport (ed il suo
indimenticabile clacson), vere icone leggendarie della nostra cultura popolare,
sfrecciano ancora indisturbate su quel lungo viale alberato che è la storia del cinema,
e senza alcun timore di ... sorpasso.
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