domenica 15 dicembre 2013

Il sorpasso (1962) di Dino Risi

Il giorno di Ferragosto un giovane studente universitario, introverso e impacciato, conosce casualmente un vulcanico quarantenne ciarliero, affetto dalla sindrome di Peter Pan. Il ragazzo si farà trascinare in un avventuroso viaggio, a bordo di una Lancia Aurelia Sport nuova di zecca, da Roma al settentrione, attraverso l'Italia estiva del boom economico. E' il più alto capolavoro della Commedia all'italiana che esprime ai massimi livelli la capacità del genere di mantenere una costante sintonia con gli umori del paese, di fornirne un quadro vivace e preciso di usi, costumi, mutamenti, aspirazioni ed aspetti deteriori. Questo straordinario "road movie" di Risi è una sorta di istantanea dell'Italia dell'epoca, la cui spontaneità ed immediatezza riesce ancor oggi a restituire l'aria dei tempi meglio di qualsiasi documentario o servizio giornalistico. La storia del timido studente conquistato dalla smania di vivere del cinico, superficiale, gioviale ed occasionale compagno di viaggio, Bruno Cortona (impersonato da un Gassman travolgente e incredibilmente "rappresentativo"), diventa una parabola morale sulle insidie (e sull'illusorietà) della società del benessere, accentuata dall'amarezza di un finale improvviso ed inatteso in un'opera tanto divertente e spigliata. Il personaggio di Gassman, tuttavia, risulta così simpatico ed attraente per la sua carica vitale da rendere il pubblico più connivente che critico sui difetti dell'anti-eroe (e dell'italietta che egli rappresenta). Anche per questo Il sorpasso è l'alfa e l'omega, la luce e l'ombra e, quindi, la massima espressione della Commedia all'italiana. La Lancia Aurelia Sport (ed il suo indimenticabile clacson), vere icone leggendarie della nostra cultura popolare, sfrecciano ancora indisturbate su quel lungo viale alberato che è la storia del cinema, e senza alcun timore di ... sorpasso.

Voto:
voto: 5/5

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