Durante la prima guerra mondiale il romano Jacovacci e il milanese Busacca sono due pavidi scansafatiche che cercano di imboscarsi per evitare il pericolo. Spediti al fronte si trovano a fronteggiare, loro malgrado, gli orrori e le fatiche disumane della guerra senza mutare il loro atteggiamento codardo. Quando vengono catturati dal nemico austriaco e messi di fronte a un tragico ultimatum (rivelare un'informazione strategica o morire fucilati) i due uomini sapranno riscattare la loro vigliaccheria. Capolavoro coraggioso di Monicelli che, come segno evidente della
maturazione del genere Commedia all'italiana, riesce ad affrontare
argomenti tragici (fino ad allora solo celebrati da scialbe agiografie)
con gli strumenti della commedia. In questo film Monicelli riesce ad
operare una rilettura critica (e dolorosa) dei massacri di poveri
proletari durante al guerra del '15-'18, rimuovendo molti tabù
patriottardi e vincendo persino un Leone d'oro a Venezia. Grande cast con due grandi istrioni (Alberto Sordi e Vittorio Gassman), ma
su tutti rifulge il talento del primo nel conciliare comicità,
riflessione e dramma. E' da notare, a questo proposito, che la felicità
espressiva e la spinta creativa che investirono il nostro intero cinema
in quel periodo, produssero non solo film eccezionali, ma aiutarono il
pubblico a riflettere su aspetti della storia (ma anche della cronaca,
del costume e della società in genere), senza pesantezze seriose, ma con
gli strumenti ad esso più graditi della satira e del divertimento (che
peraltro, nella commedia "all'italiana", non è quello precipuamente
incline all'evasione delle commedie "all'americana", e questa è una
differenza sostanziale). In questo film quasi tutto è straordinario, ma una menzione speciale la merita l'equilibrio miracoloso che l'autore riesce a dare alle diverse anime dell'opera: epica e antiretorica, farsa e tragedia, meschinità ed eroismo. Un altro capolavoro affine a questo è Tutti a casa di Comencini.
La frase: "E allora senti un po', visto che parli così... Mi te disi propi un bel nient! Hai capito? Facia de merda!"
La frase: "E allora senti un po', visto che parli così... Mi te disi propi un bel nient! Hai capito? Facia de merda!"
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