Karl, affetto da un grave handicap psichico, all'età di dodici anni uccide la madre e il suo amante dopo averli sorpresi a letto insieme. Dopo un lungo periodo di degenza in un istituto di igiene mentale Karl viene dimesso e torna al suo paese ormai adulto. Tutti gli sono ostili tranne il piccolo orfano Wheatley, che vede in quest'uomo strano e dolce il padre che non ha mai avuto. Ma la brutale violenza del mondo è sempre in agguato. Intenso "elogio" della follia in una storia cruenta e disperata di
un'America di anime dannate, provinciale e cinica, che ha barattato la
sua innocenza con l'utopia consumistica. In questo scenario di degrado
morale, illustrato con asciutto rigore dal bravissimo Billy Bob Thornton
(regista, attore e punta di diamante del cinema indipendente d'oltre
oceano), gli unici che ancora conservano la purezza interiore sono i
semplici o i "diversi". Il rapporto che si instaura tra il ritardato
Karl e il
piccolo Wheatley è di quelli che commuovono e scaldano il cuore, sinceramente, semplicemente e senza
alcun moralismo di maniera. E' un film splendido, poetico e duro, un lucido affresco del profondo Sud americano, provinciale e crudele. E' un film da non perdere,
incredibilmente misconosciuto nel nostro paese, che conferma ancora una volta che la qualità del cinema
USA risiede ormai nelle opere "indipendenti". Premiato con un Oscar alla
sceneggiatura per il poliedrico Thornton che qui fa veramente tutto (scrive, dirige, interpreta) e lo fa benissimo. Quando si dice che la classe non è acqua ...
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