Basato sul racconto autobiografico I dieci giorni che sconvolsero il mondo
del giornalista John Reed, americano comunista, ne narra l'ultimo
periodo di vita sullo sfondo sanguinoso della "Rivoluzione d'ottobre" in
Russia. Abilmente diretto dal suo protagonista, Warren Beatty, in piena
guerra fredda, è ammirevole per obiettività di cronaca e dovizia della
ricostruzione. La forza incendiaria delle idee rivoluzionarie che
travolsero la Russia (e il mondo) si specchia nella burrascosa storia
d'amore tra Reed e la Bryant (Diane Keaton). Ammirevole il coraggio e l'onestà intellettuale di Beatty che descrisse (in tempi poco propizi) il suo protagonista, intellettuale comunista e per giunta statunitense, come una persona sensibile e degna di rispetto. Film a volte disomogeneo ma
sempre lucidamente irreprensibile e assai potente nell'epilogo russo. Su dodici nomination agli Oscar 1982 vinse tre premi: Beatty alla regia, Stapleton
attrice non protagonista e la fotografia del nostro grande Vittorio
Storaro. Stellare il cast che oltre a Beatty e alla Keaton annovera Jack Nicholson, Gene Hackman e la premiata Maureen Stapleton.
Voto:
Nessun commento:
Posta un commento