venerdì 23 giugno 2017

48 ore (48 Hrs., 1982) di Walter Hill

Un rude sbirro bianco e scontroso, Jack Cates, è costretto a collaborare con un ladruncolo nero, Reggie Hammond, esuberante e ciarliero, per cercare di fermare due pericolosi evasi, vecchi complici di Hammond, che stanno facendo strage di poliziotti nel tentativo di recuperare il bottino nascosto di un vecchio colpo. Hammond, costretto ad aiutare Cates, ha ottenuto un permesso speciale di 48 ore per uscire dal carcere. Durante l’avventurosa caccia piena di insidia i due uomini così diversi avranno modo di conoscersi. Sospeso tra azione e commedia, questo movimentato poliziesco ironico di Walter Hill è un film avvincente e divertente, un riuscito impasto tra tutti gli stereotipi del genere e un umorismo graffiante che porta il ritmo dei dialoghi (ricchi di colorite oscenità verbali) agli stessi livelli dell’azione. I punti di forza sono: la bravura del regista nel sapere trarre da una sceneggiatura semplice uno spettacolo action irresistibile e incalzante, la colonna sonora rock che sostiene la cadenza travolgente del film, l’affiatamento della coppia di attori protagonisti, il massiccio Nick Nolte (che riuscì a rilanciare la sua carriera in declino) e il simpaticissimo Eddie Murphy (al suo roboante esordio cinematografico), la cui incredibile carica di vitalità, unita alla gestualità esagitata, alla risposta sempre pronta e all’eloquio sboccato (senza dimenticare la mitica risata beffarda), lo portarono immediatamente in cima alle preferenze del pubblico, decretando il grande successo sia personale che del film. Insomma, in poche parole: come trasformare un classico buddy movie basato sulla convivenza forzata tra due personalità antitetiche ed esplosive in un grande successo internazionale, grazie alla perfetta combinazione di alcuni elementi messi al posto giusto. E, conoscendo il regista, questo non è di certo un caso. Memorabile la sequenza di Hammond/Murphy unico nero (e finto poliziotto) in un bar di brutti ceffi bianchi razzisti e violenti. Nel 1990 lo stesso regista ne realizzò un sequel, Ancora 48 ore, sempre con la stessa coppia di protagonisti.

Voto:
voto: 3,5/5

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