L'avvocato
Walter Eberard e sua moglie Joanna, stanchi del caos, dell’inquinamento e dei
pericoli di una grande metropoli come New York, si trasferiscono con i figli nel
villaggio di Stenford, un posto idilliaco dove tutto è calmo, pulito, decoroso
e ordinato. Walter viene presto accolto calorosamente nel così detto
"circolo degli uomini", mentre Joanna nota ben presto che tutte le
altre mogli sembrano delle bambole impeccabili nell’aspetto ma fredde e
totalmente sottomesse al loro ruolo di “angeli del focolare”. L’unica donna che
fa eccezione è Bobby, arrivata da poco nella cittadina come lei. Le due entrano
rapidamente in solidale complicità e cercano in tutti i modi di spingere le
concittadine a reagire, emancipandosi dalla mansueta dipendenza dai rispettivi
mariti. Ma quando anche Bobby si trasforma in un delizioso “manichino” come
tutte le altre, Joanna inizia a spaventarsi e capisce che Stenford nasconde
qualcosa di oscuro sotto la sua tranquillizzante facciata dorata. Inquietante
thriller fantascientifico tratto da un romanzo di Ira Levin, interamente
costruito sulle atmosfere minacciose, sulle suggestioni stranianti e sulla
costante sensazione di un pericolo imminente. Ipnotico e originale nella
commistione tra elementi gotici, ideologia femminista e critica feroce del
consumismo, riesce a rendere perfettamente tutto l’orrore di un mondo
banalmente perfetto ma in realtà vuoto perchè la perfezione non esiste e la sua
affannosa ricerca finisce presto per annoiare. E’ l’imperfezione,
l’imprevedibilità, il lampo di genio che sovverte le regole e cambia di colpo
le prospettive a rendere l’essere umano (e la vita) interessante. Splendida la
messa in scena, notevoli le ambientazioni claustrofobiche nella loro asettica
impeccabilità, pungente e lucida la messa alla berlina del modello di vita
capitalistico, basato sulle apparenze, sul conformismo, sull’omologazione,
sulle buone maniere ipocrite, sull’ostentazione orgogliosa di un presunto
benessere fondato unicamente sul possesso di cose materiali. Non tutti ne hanno
colto appieno la finissima dimensione critica e la potente allegoria
concettuale che rende il film una sorta di distopia grottesca che esaspera la
realtà per il solo scopo di metterne a nudo le magagne, le abitudini sociali
appiattite, i desideri standardizzati, non molto diversi da ciò che si vede
nella pellicola, che, sotto la patina fantastica, nasconde la tensione di una
velenosa satira sociale. Per la particolarità della sua tematica e per
l’originalità di realizzazione, il film divenne subito un grande cult degli anni ’70. Nel cast svettano Katharine
Ross e Paula Prentiss, entrambe bravissime nei rispettivi ruoli. Il film ha
avuto un debole remake La donna perfetta
(The Stepford Wives, 2004) di Frank
Oz e con Nicole Kidman protagonista.
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