venerdì 23 giugno 2017

Legend (Legend, 1985) di Ridley Scott

Il crudele signore delle tenebre intende portare il buio eterno sulla terra, facendo sparire per sempre la luce. Affida la missione al folletto Blix che scopre un luminoso bosco incantato in cui regnano ordine e pace e dove abita la principessa Lili, innamorata del giovane Jack, ragazzo custode della foresta che, per amore, svela alla sua bella il luogo magico dove vivono due mitici unicorni bianchi, la cui esistenza garantisce la presenza del bene e della luce sul mondo. Il malvagio Blix uccide uno dei due animali e subito l’oscurità cala su ogni luogo, gettando tutti nello sconforto. Lili viene rapita dalle creature del male e condotta al cospetto di Tenebra che intende farne la sua sposa. Le uniche speranze sono legate al coraggioso Jack e all’ultimo unicorno rimasto. Favola fantasy di Ridley Scott, sospesa tra Shakespeare, “Peter Pan” e “La bella e la bestia” che ripropone l’eterno dualismo mitologico tra bene e male, tracciando nel contempo un elogio allegorico della luce come simbolo della vita. Le immagini sono bellissime, gli scenari incantevoli e il trucco delle creature maligne è particolarmente efficace (difficile dimenticare l’aspetto orrido del Tenebra di Tim Curry), ma tutto si perde in una futile artificiosità decorativa, un manierismo formale fine a sè stesso perchè non supportato da una trama solida, da personaggi tridimensionali, da una originalità narrativa che sappia accendere l’interesse dello spettatore. Qui invece tutto è stereotipato, ingenuo, manicheo, banalmente prevedibile, con l’inevitabile lieto fine all’insegna di uno sdolcinato romanticismo. Da salvare la parte finale nel castello che è la più interessante sia dal punto di vista visivo che da quello del ritmo. Visto lo scarso successo di pubblico, la pellicola, che comunque annovera diversi fans che lo reputano un piccolo cult, ha subito diversi revisioni successive. Quella attualmente reperibile sul mercato è la release integrale di 113 minuti. Il cast vede la presenza di un giovane Tom Cruise, accompagnato da Mia Sara, il trasformista Tim Curry (specializzato in ruoli da cattivo) e David Bennent. Questo film è un po’ come quando scorgi un barbecue in lontananza e senti un buon odore di arrosto, ma poi ti avvicini e vedi che l’arrosto non c’è.

Voto:
voto: 2,5/5

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