venerdì 23 giugno 2017

Nightmare - Dal profondo della notte (A Nightmare on Elm Street, 1984) di Wes Craven

La giovane Tina ha un incubo tremendo: un uomo orribile dal volto sfigurato e con dei guanti che hanno rasoi al posto delle dita la insegue per ucciderla. Quando si sveglia vede che la sua camicia è davvero strappata. E’ l’inizio di una sanguinosa ossessione per tutti gli abitanti della città: un essere infernale, che sembra essere il redivivo Freddy Krueger, un assassino di bambini morto bruciato vivo dai genitori delle vittime molti anni prima, riesce ad entrare nei sogni dei ragazzi in cui è capace di ucciderli davvero. Celebre horror onirico di Wes Craven, assoluto maestro del genere, capace di ridar vita allo slasher con il successivo Scream e, in questo caso, di rinverdire l’horror puro con questo cult di grandissimo successo che fa leva sapientemente sulle paure ancestrali, sugli spaventi infantili sempre presenti nel nostro inconscio: l’uomo nero, il buio, gli incubi notturni. Ricco di tensione, di invenzioni visive, di atmosfere malsane e di violenza esplicita sul filo dello splatter, è uno degli horror simbolo degli anni ’80, un teso concentrato di suspense, paura e disgusto con evidenti ambizioni di metafora sociale: l’ansia di diventare adulti, le angosce infantili, l’American dream che si è trasformato in un American nightmare. Nel cast ricordiamo Heather Langenkamp, Amanda Wyss, Johnny Depp (al suo esordio), John Saxon, Nick Corri, Charles Fleischer e, soprattutto, Robert Englund che dà vita all’agghiacciante Freddy Krueger, che divenne rapidamente una delle icone horror più famose e spaventose. Visto il grande riscontro commerciale si pensò subito di spremere il frutto fino allo stremo, dando vita a ben sei seguiti (di cui solo l’ultimo del 1994 è diretto ancora da Craven), un remake del 2010 ed uno strampalato spin-off del 2003 che mette a confronto due simboli dell’horror anni ’80: Freddy Krueger e Jason Voorhees. Quando è troppo è troppo, ma l’iniziatore della saga è un horror con gli attributi che ha fortemente innovato un genere solitamente statico e derivativo.

Voto:
voto: 4/5

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