lunedì 26 giugno 2017

Delicatessen (Delicatessen, 1991) di Jean-Pierre Jeunet

In un luogo e in un tempo imprecisato, in Francia, gli strani abitanti di un decadente palazzo, perennemente affamati, si procurano la carne attirando ignari turisti o giovani sbandati che vengono uccisi e smembrati dal truce macellaio Clapet, che poi distribuisce la carne umana in cambio di legumi e mais. La prossima vittima designata è il giovane ingenuo Louison che però viene aiutato da Julie, figlia del macellaio innamorata di lui. Grazie all’intervento di un gruppo di uomini vegetariani che vivono nel sottosuolo e che bramano la grande provvista di legumi di Clapet, Louison riesce a scamparla. Tragicomica commedia nera di Jeunet, visionaria, bizzarra, ferocemente grottesca, sospesa tra horror e fantascienza ma con evidenti intenti farseschi sulle difficoltà di convivenza civile. La crudezza e il disgusto di alcune scene viene riscattato da una surreale dimensione favolistica che strizza l’occhio al fumetto, al cinema di Jacques Tatì e anche a quello di Terry Gilliam, con personaggi e situazioni sarcastiche sempre sopra le righe e con atmosfere visive in bilico tra l’orrido e il poetico. Il film è un divertissement d’autore ora nostalgico, ora divertente, ora apocalittico, un crudele ed impeccabile saggio di black humour che provoca e intrattiene con intelligenza cavalcando l’onda di un realismo magico che sfiora il manierismo autoreferenziale. La storia d’amore del finale ne stempera i toni e allegerisce le suggestioni, riducendone in parte l’intellettualismo macabro dallo scopo derisorio. Bravi e giusti gli attori, tra cui Jean-Claude Dreyfus, Dominique Pinon, Marie-Laure Dougnac e Karin Viard. Grande successo di pubblico e critica in Francia, divenne rapidamente un cult della cinematografia underground. Memorabile la sequenza (simbolo del film) del chiassoso amplesso sessuale tra il macellaio e un’inquilina con l’intero condominio che diventa una sorta di “orchestra” di suoni, gemiti e rumori amplificati dal sistema di vecchie tubature.

Voto:
voto: 4/5

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