venerdì 23 giugno 2017

Strade di fuoco (Streets of Fire, 1984) di Walter Hill

Ellen, una sensuale rock-star, viene rapita dai Bombers, sedicente banda di teppisti motorizzati, a scopo di libido. L’avventuriero Tom Cody, ex boy friend della ragazza, si mette in azione per liberarla insieme a un gruppo di disperati. Walter Hill, specialista in pellicole d’azione e nella spericolata contaminazione dei generi, realizza con Strade di fuoco uno dei suoi film meno conosciuti, ma tra i più belli per fascino visivo, estro visionario, esuberanza creativa e senso del ritmo. Opera dai toni dark e dal respiro epico è un mix tra una favola rock, un western metropolitano, un’avventura notturna stile I guerrieri della notte, un racconto romantico maledetto e un noir post moderno, con scenari da incubo urbano che rimandano alla fantascienza distopica di Philip K. Dick. Tra sparatorie e inseguimenti, storie d’amore e duelli, la vera protagonista è la musica, perfettamente esaltata dalle scenografie stranianti di questo mondo senza tempo che contiene tutto e in cui le bande rivali si affrontano come figure mitologiche. Straordinaria la fotografia allucinata di Andrew Laszlo che esalta i contrasti tra le strade scure bagnate dalla pioggia e i colori sgargianti delle insegne al neon, in una palette cromatica che ricerca nuove sperimentazioni nel rapporto tra musica e immagini. Notevole il cast con Michael Paré, Diane Lane (sexy come non mai), Rick Moranis, Willem Dafoe, Bill Paxton e Amy Madigan. La Lane e Dafoe sono all’apice del loro fascino trasgressivo. Da menzionare, ovviamente, anche l’avvolgente colonna sonora rock di Ry Cooder, la cui chitarra è un vero piacere per le orecchie. In una parola: cult!

Voto:
voto: 4/5

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