mercoledì 28 giugno 2017

Ritorno dal nulla (The Basketball Diaries, 1995) di Scott Kalvert

New York, anni ’60: Jim Carroll è un giovane cestista dilettante che vive in un sobborgo degradato di New York. Ribelle, scapestrato e poco seguito da una madre anaffettiva, il ragazzo prende presto cattive strade insieme al suo gruppo di amici. Quando uno di questi muore di leucemia, Jim si abbandona totalmente alla droga e alla microdelinquenza, diventando in breve totalmente dipendente dall’eroina. Per procurarsi i soldi necessari si prostituisce o compie piccoli furti, peggiorando ulteriormente la sua condizione. Cacciato di casa, finisce in riformatorio, sempre più solo ed emarginato, alla disperata ricerca di un appiglio di speranza per uscire dal tunnel. Dal romanzo autobiografico “Jim entra nel campo di basket” (1978), scritto dal poeta e musicista Jim Carroll, il regista Scott Kalvert ha saputo trarre un ritratto sporco e duro della difficile realtà giovanile dei ghetti periferici delle grandi metropoli americane, in cui la mancanza di prospettive, le difficili condizioni esistenziali, la scarsa cultura, i cattivi esempi e la miseria morale conducono, quasi inevitabilmente, a intraprendere strade pericolose, spesso senza possibilità di ritorno. L’adesione emotiva alla problematica sociale e alla tormentata vita del protagonista è totale, con un affresco doloroso, trasgressivo, sincero, a tratti scioccante, ma non privo di morbosa sensualità nella frequente esposizione dei corpi nudi di questi adolescenti “maledetti”. L’evidente finalità educativa dell’opera non ne attenua la potenza espressiva ed il coinvolgimento emotivo perchè evita accuratamente ogni sorta di moralismo e di giudizio su quello che mostra, limitandosi al racconto dei fatti dal punto di vista di Jim. Nel cast ottime interpretazioni di Leonardo DiCaprio e Juliette Lewis, affiancati da Lorraine Bracco, Bruno Kirby e Mark Wahlberg. Il ruolo di Jim Carroll doveva essere interpretato da River Phoenix, che però morì proprio a causa di una overdose di eroina e cocaina, venendo così sostituito da DiCaprio. Il film passò inosservato in Italia alla sua uscita, ma dopo il grande successo dell’attore protagonista ritornò in auge a qualche anno di distanza. E’ una delle pellicole sull’argomento droga che andrebbe assolutamente mostrata ai giovani come deterrente (o come speranza di “redenzione”).

Voto:
voto: 3,5/5

Nessun commento:

Posta un commento