Alla
vigilia dello sbarco in Normandia, il maggiore americano John Reisman ha il
difficile incarico di far esplodere un castello francese occupato dai nazisti, dove
sono soliti riunirsi in gran numero alti ufficiali tedeschi. Per compiere la
missione Reisman ha a sua disposizione dodici canaglie, militari condannati o alla
pena capitale o a trent'anni per reati molto gravi. L’idea è quella di utilizzarli nella missione disperata, e probabilmente suicida, in cambio della
commutazione della pena in caso di successo. I dodici accettano tutti senza
esitare. Film di guerra ad elevato tasso spettacolare e di grandissimo
successo, nel quale l’autore maschera (dietro la facciata dell’intrattenimento d’azione
di alto livello) temi scomodi come quello dell’equiparazione tra guerra e
criminalità, celebrando beffardamente l’“eroismo” di un gruppo di individui pericolosi,
asociali e ribelli. Il film conferma la grande abilità di Aldrich nel coniugare
le esigenze commerciali con la fedeltà alle proprie idee e alla propria visione
del mondo. La perfidia dell’autore raggiunge qui uno dei suoi vertici
paradossali, infatti i soldati criminali vengono considerati “eroi” e si
guadagnano la “redenzione” compiendo azioni ben peggiori di quelle per cui
erano stati condannati, solo perchè protetti dall’egida della guerra e degli
ordini superiori a cui obbedire. Questo paradosso morale, che potrebbe apparire
banale ad una visione superficiale, contiene invece implicazioni etiche
profondissime ed è un implicito atto d’accusa contro la guerra. Invece diversi
critici, che non colsero questa sottigliezza, accusarono il film di essere
guerrafondaio per il suo tono aspro, cinico, sporco e politicamente scorretto,
dimenticando la sottile ambiguità propria del regista. Diretto con grande
mestiere e con feroce frenesia visiva, è un po’ sbilanciato tra una prima parte
assai pungente nella descrizione dei personaggi ed un epilogo che degrada
troppo nell’enfasi dell’azione bellica, sacrificando i contenuti alla
spettacolarizzazione hollywoodiana. Straordinario il cast con Lee Marvin,
Ernest Borgnine, Robert Ryan, Charles Bronson, Jim Brown, John Cassavetes,
Telly Savalas, Donald Sutherland, Clint Walker, Richard Jaeckel, George Kennedy
e Robert Webber, in cui il più bravo è il regista attore Cassavetes, che si
meritò una nomination all’Oscar. Il film ebbe tre seguiti televisivi, una serie
tv ad esso ispirata ed ha influenzato pesantemente molte opere successive (da
Stallone a Tarantino).
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