venerdì 23 giugno 2017

Top Gun (Top Gun, 1986) di Tony Scott

Pete "Maverick" Mitchell e Nick "Goose" Bradshaw, amici da sempre, vengono ammessi alla Scuola di aviazione della Marina americana, dove impareranno a pilotare i jet da combattimento. La selezione è durissima con lo scopo di far arrivare a fine corso solo il meglio degli allievi iscritti in termini di doti fisiche, qualità intellettive, rigore morale, disciplina, competenza, abilità e senso del dovere. Lo spericolato Maverick, che ha grande talento nel volo ma non riesce a tenere a freno il suo carattere esuberante che lo spinge a strafare, sta molto stretto nella rigidità dei regolamenti militari e, appena può, si lascia andare a manovre non previste pur di mettere in mostra la sua bravura. Nonostante le ramanzine dei superiori e la relazione amorosa con la bella istruttrice Charlie, Maverick non riesce a frenare le sue intemperanze in cui coinvolge anche l’amico "Goose", suo partner di volo. Ma quando questi ci lascia la pelle in un incidente aereo di cui Maverick si sente responsabile, il nostro cade in una profonda depressione che fa riaffiorare vecchi fantasmi della sua infanzia. La rivalità con il vincitore del corso, Tom Kazinsky detto "Iceman", aiuterà Maverick a risalire la china. Enorme successo mondiale per questo film d’azione militare che sotto la patina verniciata (belle immagini, dinamismo sfrenato, scenari mozzafiato e attori tutti rigorosamente belli, con l’aria vincente e la faccia “giusta”) nasconde un lungo spot propagandistico del machismo reganiano degli anni ’80. Fece di Tom Cruise un super divo, lanciandolo nell’Olimpo di Hollywood, la cui faccia da schiaffi da eterno esordiente sbruffone e rampante si sovrappone perfettamente a quella di Maverick. L’estrema retorica ruffiana dell’intera operazione, tronfia e spudorata agiografia demagogica della potenza militare statunitense e dell’american way of life, rende assai difficile l’accettazione del suo oceanico successo, come se il cervello degli spettatori del 1986 fosse andato momentaneamente in vacanza. Ma tant’è e, per fortuna, la qualità non si misura al chilo (o, in questo caso, al milione di dollari). Completano il cast Kelly McGillis, Anthony Edwards, Val Kilmer, Tom Skerritt, Michael Ironside, John Stockwell, Tim Robbins e Meg Ryan. Da salvare le notevoli sequenze di azione aeree, girate con adrenalinica spettacolarità, e la celeberrima canzone romantica “Take My Breath Away”, premiata con l’Oscar, scritta dal nostro Giorgio Moroder insieme a Tom Whitlock e cantata dai Berlin.

Voto:
voto: 2,5/5

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