Oliver
Barrett IV è il giovane rampollo di una ricchissima famiglia di finanzieri. Jenny
Cavalleri è la splendida figlia di un umile pasticciere italiano. I due si
incontrano nella biblioteca dell’università e si innamorano perdutamente l’uno
dell’altra. Nonostante la totale opposizione della famiglia di lui, i due
ragazzi si sposano con una cerimonia semplice e sobria a cui partecipano solo i
familiari di lei. Con la forza del loro grande amore e tanta buona volontà
vivono dignitosamente dopo che il severo padre di Oliver gli ha tagliato ogni
tipo di sovvenzione economica per lo sgarro subito. Ma, all’improvviso, Jenny
si ammala di una grave malattia che necessita di cure molto costose. Oliver è
combattuto tra l’amore per la moglie e il suo orgoglio che gli impedisce di
umiliarsi andando a chiedere aiuto a suo padre. Celeberrimo melodramma
strappalacrime di Arthur Hiller, probabilmente il più famoso in assoluto del
suo genere. Ebbe uno straordinario successo di pubblico in tutto il mondo anche
se la critica lo bandì senza ritegno come il punto più basso del
sentimentalismo cinematografico americano. Francamente è difficile dargli
torto. Ma, come spesso accade, i gusti ben più semplici (e masochistici in
questo caso) del pubblico di massa vanno spesso in disaccordo con quelli più
elitari della critica. I grandi incassi e il copioso fiume di lacrime versato
in tutte le sale del globo garantì al film una enorme visibilità e l’Academy Awards lo omaggiò con ben sette nomination “pesanti”, anche se poi
l’unico premio che portò a casa fu quello per la struggente (e famosissima)
colonna sonora di Francis Lai, che divenne un tormentone di quegli anni, fu
rapidamente eletta come base musicale ideale per ogni situazione romantica e fu
oggetto di diversi tentativi di imitazione (vedi il caso arcinoto del nostro Anonimo Veneziano con le accuse di
plagio al compositore Stelvio Cipriani, poi smentite da una commissione di
esperti, anche se noi conosciamo fin troppo bene la furbizia italiana). Eleganti
le ambientazioni, coinvolgenti le atmosfere, belli e bravi i due attori
protagonisti: Ali MacGraw e Ryan O'Neal. Il film ha avuto anche un anonimo
sequel: Oliver's Story (1978) di John
Korty, ancora con O'Neal protagonista.
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