Nel
1941 un gruppo di soldati nazisti si installano in vecchio castello disabitato
tra le montagne della Romania, convinti di essere al sicuro in un presidio
inespugnabile. Ma la loro presenza risveglia un’antica presenza malefica che
abita da sempre nei sotterranei del castello e che inizia a fare strage dei
militari. Un misterioso personaggio di nome Trismegestus, proveniente dalla
Grecia, arriva sul posto e spiega che la creatura con cui hanno a che fare è un
demone antico, tenuto bloccato nel maniero da un antico amuleto magico, che non
deve assolutamente essere rimosso altrimenti l’essere sarebbe libero di uscire,
seminando ovunque morte e distruzione. Trismegestus, che reca con sè uno strano
oggetto a forma di bastone, dice di essere il custode dell’antico segreto e di
essere in grado di ricacciare il mostro nell’ombra da cui è uscito. Gli
ufficiali non gli credono e intanto il demone si allea con un anziano medico
ebreo, appositamente liberato da un campo di concentramento e trasportato in
loco per tradurre una vecchia iscrizione in una lingua antichissima trovata sul
muro di cinta. L’essere infernale restituisce all’uomo la giovinezza ed il
pieno vigore fisico chiedendogli in cambio di eliminare Trismegestus e di portar
fuori dalle mura l’amuleto magico che gli impedisce di fuggire dalla sua antica
prigione. Stravagante e atipica incursione di Michael Mann, al suo secondo
lungometraggio, con il genere horror fantastico soprannaturale, calato in un
contesto di guerra. L’idea di base, le ambientazioni e le atmosfere sono molto
affascinanti, così come il cast anglofono di buon livello (Scott Glenn, Ian
McKellen, Gabriel Byrne, Alberta Watson, Robert Prosky) garantisce un’efficace
recitazione, ma tutto il resto è da dimenticare. A cominciare dalla
sceneggiatura che presenta evidenti buchi e svolte poco convincenti, alla
realizzazione grossolana della creatura che riduce notevolmente l’effetto
spaventoso. E’ un chiaro passo falso nella filmografia iniziale di uno dei
migliori registi attualmente in attività, consigliabile unicamente ai fans
incalliti dell’autore o agli amanti degli horror weird degli anni ’80. Praticamente sconosciuto in Italia, vale
principalmente per la sovrapposizione ideologica tra male assoluto (il demone) e
male insito nella natura umana (l’ideologia nazista), che, in base agli eventi
narrati nella pellicola, si rispecchiano l’uno nell’altro in una
compenetrazione osmotica tra umano e soprannaturale.
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