giovedì 22 giugno 2017

La pantera rosa (The Pink Panther, 1963) di Blake Edwards

La principessa Dala possiede un magnifico e preziosissimo diamante chiamato la “Pantera Rosa” che fa gola a molti ladri. Mentre sta trascorrendo una vacanza in montagna conosce l’aristocratico rubacuori Charles Lytton, che non perde tempo a corteggiarla. Ma Lytton è anche l’amante di Simone, la moglie di un buffo e pasticcione ispettore di polizia, Jacques Clouseau, che si trova sul posto per svelare l’identità di un inafferrabile ladro internazionale ricercato da anni e chiamato il “fantasma”. Clouseau ne combina di tutti i colori e finisce addirittura in carcere con l’accusa di essere lui stesso il misterioso “fantasma”, ma il lieto fine sarà inevitabile. Celeberrima commedia giallo-rosa , elegante, divertente e spiritosa, che cerca di ottenere una stravagante commistione tra la slapstick e la sophisticated comedy, dando vita ad un ibrido follemente irresistibile nella sua carica comica. Tutta la carica slapstick (e la vis umoristica dell’opera) è sulle spalle di Clouseau, impagabile e maldestro arruffone che non ne combina mai una giusta ma, alla fine, grazie alla fortuna che spesso sorride agli imbranati, riesce sempre a sfangarla. Interpretato con insuperabile spirito buffonesco dal grande Peter Sellers, che, col suo baffetto, impermeabile, cappello e grottesco accento francese, tratteggia un personaggio comico memorabile che entrò di diritto nell’immaginario popolare per tutti gli anni ’60 e ’70. Anche se i francesi, notoriamente permalosi, non gradirono molto la presa in giro farsesca di certi loro atteggiamenti, la carica spassosa e l’adorabile imperizia del goffo ispettore lo resero fin da subito popolarissimo in tutto al mondo, creando la perenne identificazione tra Sellers e Clouseau (cosa mai gradita dall’attore che, nonostante il successo, voleva essere considerato soprattutto per il suo talento drammatico). Viceversa il portatore dell’aspetto sophisticated è il raffinato Charles Lytton (David Niven) con tutto il suo stile e il suo aplomb british che viene puntualmente sconquassato dalle irruzioni rocambolesche di Clouseau. Va detto che, inizialmente, doveva essere Lytton/Niven il protagonista principale della pellicola e Clouseau/Sellers la spalla comica, ma tale e tanto fu il successo del personaggio dello strambo ispettore (e, di conseguenza, del film) che divenne a furor di popolo protagonista assoluto della fortunata saga della Pantera Rosa. A completare il cast ci sono Robert Wagner, Capucine, Brenda De Banzie e la nostra Claudia Cardinale. Memorabili i titoli di testa animati (che segnarono la nascita del personaggio della Pantera Rosa che poi divenne protagonista di una propria serie di animazione) ed il celeberrimo motivo musicale di Henry Mancini, indissolubilmente legato alle movenze flessuose del felino da cartoonesco. Il film suscitò enormi consensi di pubblico, dando vita ad una lunghissima saga che conta ben sette seguiti ufficiali, tutti diretti da Blake Edwards: Uno sparo nel buio (A Shot in the Dark, 1964), La Pantera Rosa colpisce ancora (The Return of the Pink Panther, 1975), forse il più divertente in assoluto dell’intera serie, La Pantera Rosa sfida l'ispettore Clouseau (The Pink Panther Strikes Again, 1976), La vendetta della Pantera Rosa (Revenge of the Pink Panther, 1978), Sulle orme della Pantera Rosa (Trail of the Pink Panther, 1982), l’ultimo con Sellers che morì prematuramente nel 1980, La Pantera Rosa - Il mistero Clouseau (Curse of the Pink Panther, 1983) e Il figlio della Pantera Rosa (Son of the Pink Panther, 1993), con Roberto Benigni protagonista. E poi ancora un sequel apocrifo nel 1968 (non diretto da Edwards e senza Sellers) e un remake nel 2006 più relativo seguito con Steve Martin nel ruolo di Clouseau.

Voto:
voto: 3,5/5

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