La sedicenne Juno scopre di essere incinta del suo ragazzo Paulie ma non ne fa una tragedia e decide di condividere la cosa con la sua amorevole famiglia, da cui trova l'abituale sostegno e la piena comprensione. Scartando fin da subito l'idea dell'aborto la risoluta ragazzina decide di dare il bambino in adozione ad una coppia di suo gradimento. Dopo lunga ricerca ed accurata valutazione, Juno sceglie i coniugi Loring, benestanti e con problemi di procreazione, di cui lei, Vanessa, è una donna adorabile con una disperata voglia di maternità, mentre lui, Frank, è un adulto un po' infantile che asseconda la moglie ma ama i film horror splatter e la musica rock. Durante la gravidanza Juno frequenta abitualmente i Loring e non mancherà qualche inattesa scintilla. Brillante commedia indipendente americana, agile, fresca e intelligente, che affronta la delicata questione della maternità minorile senza retorica e senza indulgenze sentimentali, ma con caustico realismo e pungente ironia, che potrebbe essere scambiata per cinica indifferenza, quando invece trattasi di moderna sensibilità all'insegna di una tolleranza progressista . Forte della sceneggiatura briosa della blogger Diablo Cody (premiata con l'Oscar al suo esordio) e di una regia spigliata che asseconda la verve degli attori (tutti bravissimi), il film oscilla tra umorismo e delicatezza, tra tenerezza e sfacciataggine, tratteggiando dei personaggi a tutto tondo nella loro miscela di fragilità e determinazione, con dialoghi brillanti, impagabili citazioni musicali o cinefile (anche al nostro Dario Argento) ed irresistibili tempi comici in perfetta armonia con i momenti riflessivi. Straordinaria la canadese Ellen Page nel ruolo della protagonista (che ottenne una meritata candidatura all'Oscar come miglior attrice protagonista), accompagnata da un cast in gran forma che annovera Jennifer Garner, Jason Bateman, J. K. Simmons e Michael Cera. La pellicola riscosse un notevole successo di pubblico e critica e fu l'autentica sorpresa della stagione cinematografica 2007-2008, incassando 231 milioni di dollari a fronte di un costo di appena 7 milioni. In Italia suscitò strumentali polemiche alla sua uscita in merito alla legge sull'aborto, evidenziando la pochezza morale e la disonestà intellettuale di una certa classe dirigente del nostro paese. Se ne consiglia la visione in lingua originale per coglierne appieno le sfumature linguistiche e i giochi vocali della recitazione dei protagonisti.
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