Londra,
autunno 1888: nelle strade del malfamato quartiere di Whitechapel un terribile
assassino, da tutti chiamato Jack lo squartatore, si aggira di notte per
uccidere, sventrare e fare a pezzi malcapitate prostitute. Dopo cinque omicidi
di incredibile efferatezza l’inafferrabile killer diventa il nemico pubblico
numero uno e l’intera città non parla che di lui. Sulla sua pista si mette il
giovane e tormentato ispettore Fred Abberline, brillante investigatore capace
anche di utilizzare doti di preveggenza grazie all’utilizzo di sostanze stupefacenti
di cui è totalmente dipendente, nella sua naturale tendenza autodistruttiva.
Con il supporto della prostituta Mary Kelly il nostro scopre che, dietro le
azioni del folle omicida, si nasconde un sorprendente segreto che coinvolge la
famiglia reale, il cui insabbiamento è stato affidato alla massoneria.
Affascinante thriller horror diretto dai gemelli Hughes, tratto da una graphic novel di Alan Moore e Eddie
Campbell e dedicato alla leggendaria figura di Jack lo Squartatore, il più
famoso serial killer della storia, la cui vera identità non è mai stata
accertata con sicurezza. Straordinario nelle atmosfere sospese tra il malsano e
l’onirico, suggestivo nella messa in scena pittorica che tratteggia una Londra
gotica, oscura e fumosa, di potente valenza espressiva (una sorta di
protagonista aggiunto), ricchissimo nella confezione visiva che lo colloca tra
i migliori film fantastici tratti da un fumetto, calibrato nella
sovrapposizione costante tra storia e leggenda, scienza e paranormale,
sentimento e razionalità, con inserti di fantasia superiore che virano nel
romanzo visionario, e possente nella caratterizzazione grafica dell’immaginario
di un’epoca torbida e misteriosa, è un vero gioiello cinematografico in cui
ogni aspetto sembra calzare a pennello. Notevoli interpretazioni di quasi tutto
il cast, in cui svettano Johnny Depp e Ian Holm, mentre Heather Graham, qui in
versione fulva, appare troppo angelica per il ruolo di Mary Kelly. Prendendosi
diverse licenze rispetto alla vera storia (ma anche rispetto al fumetto
ispiratore) ed abbracciando una delle ipotesi più gettonate (seppure con
qualche variazione) relativamente all’insoluto caso di Jack lo Squartatore, il
film ha l’ulteriore valore aggiunto di non cadere nella trappola del lieto fine
hollywoodiano, aprendosi ad un epilogo di notevole valenza simbolica che
sottolinea l’amoralità del potere.
La frase: "Sotto l'epidermide della storia, pulsano le vene di Londra. Questi simboli, la squadra, il pentacolo; anche un individuo profondamente ignorante e depravato come voi, avverte che essi sono pregni di energia e di significato. Quel significato sono io, sono io quell'energia. Un giorno gli uomini diranno, guardandosi indietro, che sono stato il precursore del XX secolo."
La frase: "Sotto l'epidermide della storia, pulsano le vene di Londra. Questi simboli, la squadra, il pentacolo; anche un individuo profondamente ignorante e depravato come voi, avverte che essi sono pregni di energia e di significato. Quel significato sono io, sono io quell'energia. Un giorno gli uomini diranno, guardandosi indietro, che sono stato il precursore del XX secolo."
Voto:
Nessun commento:
Posta un commento