Warren Schmidt, meschino e scontroso assicuratore del Nebraska, va in pensione a 66 anni, ma, incapace di adeguarsi alla nuova vita e privato delle vecchie abitudini, entra in depressione. La morte della moglie e la scarsa sintonia con la figlia peggiorano le cose. Schmidt parte in camper per un viaggio a zonzo attraverso l'America, ma le cose che scoprirà aumenteranno la sua sensazione di fallimento. Il suo unico appiglio emotivo sarà il rapporto epistolare con un bambino africano che ha deciso di adottare a distanza pagando una modica retta mensile. Struggente tragi-commedia di Alexander Payne, tratta da un romanzo di Louis Begley, e sospesa tra doloroso dramma esistenziale ed esilarante cinismo, sotto la lente di una stralunata ironia grottesca che stinge nel melanconico. La regia agile e calibrata è al servizio di due attori straordinari, Jack Nicholson e Kathy Bates, che con le loro caratterizzazioni magnetizzano tutte le attenzioni, lasciando ben poco altro per il resto. In particolare il "vecchio leone" Nicholson, pingue, sconsolato e anaffettivo, si conferma un assoluto gigante della recitazione, capace di reggere sulle sue spalle tutto il peso di un film. Fedele al suo stile di ritrattista satirico, irriverente e un po' snob, il regista di Omaha realizza una spigolosa riflessione sul tema della vecchiaia e della solitudine, priva di abbellimenti o di catarsi, e tradisce uno dei classici dogmi hollywoodiani sul road-movie: stavolta il viaggio non è un percorso di formazione o di espiazione, ma, piuttosto, una progressiva alienazione, con relativo aumento di consapevolezza del proprio vuoto interiore. Crudele nel suo amaro iperrealismo e buffamente divertente in alcune sequenze impagabili (grazie alla mimica facciale del talento Nicholson), è essenzialmente un film di attori, non privo di qualche ingorgo retorico, di figure caricaturali di contorno o di cliché sulla terza età. Il finale, drammaticamente sospeso, suona un po' come la dolente ammissione dello smarrimento di coscienza storica di un paese (l'America) ormai povero di valori morali. Due candidature agli Oscar per Nicholson e la Bates.
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