lunedì 3 maggio 2021

Close Up (Nema-ye Nazdik, 1990) di Abbas Kiarostami

Teheran, 1990. Ali Sabzian, povero disoccupato sommerso da problemi economico-familiari e patito di cinema, si spaccia per un celebre regista e riesce a ingannare una ricca famiglia per ottenere un finanziamento. Scoperto, viene arrestato e processato, ma si pente, racconta la sua storia e chiede indulgenza. Un giornalista ne racconta la vicenda e documenta la sue sensazioni, la sua disperazione, il suo spirito semplice ed il suo grande amore per la settima arte. Intenso dramma neorealista di Abbas Kiarostami, ispirato a una storia vera, messo in scena con denso verismo ambientale, sincera empatia umana e poetico lirismo universale. Mescolando abilmente il linguaggio del documentario con quello della fiction, il grande regista iraniano realizza un lucido apologo sulla dignità umana, sull'importanza dei sogni, sul legittimo diritto di fantasticare per alleggerire la dolorosa realtà e sul potere immaginifico del cinema, di cui ci viene restituita tutta la forza idealizzata di "lanterna delle meraviglie", "occhio" privilegiato capace di trasfigurare il mondo reale e renderlo "magico". Fedele alla grande lezione del Neorealismo italiano ed alla sua concezione di cinema-verità, intimo e asciutto, Kiarostami ha scelto di utilizzare, al posto di attori professionisti, tutti i veri protagonisti della vicenda reale, che interpretano loro stessi. La scarsezza di mezzi e il minimalismo formale si traducono, grazie allo sguardo ispirato dell'autore e alla bravura degli interpreti, in un toccante capolavoro di alta poesia evocativa e di sottile critica sociale. Memorabile la scena in cui il vero regista per cui Sabzian si era spacciato, decide di accompagnarlo in moto per una definitiva riconciliazione con la famiglia oggetto dell'inganno. E' stato unanimemente acclamato dalla critica internazionale e da molti registi famosi , come Martin Scorsese e Nanni Moretti, che ha dedicato al film una giornata-evento nella sua sala d'essai di Roma, il Nuovo Sacher.

Voto:
voto: 4,5/5

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