domenica 2 maggio 2021

L'uomo senza passato (Mies vailla menneisyyttä, 2002) di Aki Kaurismäki

Un uomo smarrito che ha perso la memoria e non ricorda il suo nome arriva alla stazione di  Helsinki, dove viene derubato e ferocemente picchiato da un gruppo di teppisti. Spaventato e spaesato fugge dall'ospedale e trova riparo nel porto cittadino, dove viene accolto pietosamente da un gruppo di diseredati senza tetto che vivono arrangiandosi. L'incontro con Irma, volontaria dell'esercito della salvezza che presta servizio alla mensa dei poveri, gli fa trovare l'amore e, con esso, una rinnovata fiducia nella vita. Accorata elegia degli umili di Aki Kaurismäki, che riesce a far ridere, piangere e riflettere su temi essenziali come il diritto inviolabile della dignità dell'uomo e la solidarietà come garanzia imprescindibile che l'essere umano deve garantire ai suoi simili più sfortunati. L'uomo senza passato è una commedia-drammatica intrisa di ironia lunare, garbo malinconico, sincera compassione, commovente umanità. Un esemplare apologo di didattica morale che procede a fari spenti, senza strepiti lacrimosi o spettacolarizzazioni retoriche, ma chiaro e limpido, forte della saldezza etica del suo messaggio universale. I dialoghi sono secchi e asciutti, le immagini potenti e poetiche, gli sguardi, i silenzi e l'ottimo commento musicale riescono ad ergersi come tappeto emotivo su cui poggia la carica umana dei protagonisti, che buca lo schermo e cattura lo spettatore, tra empatia e indignazione. Lo stile laconico ed essenziale del regista finlandese trova in quest'opera il suo massimo compimento, coniugando alla perfezione giustizia, racconto, impegno civile e impietosa denuncia: alla burocrazia, al modello economico globalizzato, alla politica avulsa dai problemi della gente e alla disumanizzazione della società moderna. Kaurismäki conferma il suo talento naturale di narratore di storie importanti, profonde, solidali e positive, senza mai scivolare nella banalità sdolcinata o nello snobismo di maniera, ma mantenendo sempre rigore, controllo, pudore e intelligenza. Il film ha avuto una pioggia di elogi, consensi e premi, di cui due molto prestigiosi al Festival di Cannes: Grand Prix Speciale della Giuria al regista e premio per la migliore interpretazione femminile alla magnifica Kati Outinen. E' una pellicola che andrebbe mostrata nelle scuole per il suo alto valore educativo e la sua salda coscienza civica.
 
Voto:
voto: 4/5

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