mercoledì 5 maggio 2021

I dannati di Varsavia (Kanal, 1957) di Andrzej Wajda

Nel settembre 1944, durante l'occupazione tedesca di Varsavia, alcuni rivoltosi, guidati da un coraggioso ufficiale, cercano di fuggire dai soldati nemici che gli danno la caccia attraverso i tunnel delle fogne (il "kanal" del titolo originale). In molti perdono la vita e non solo per mano dei nazisti. Intenso dramma bellico del polacco Andrzej Wajda, che alla sua uscita conquistò critica e pubblico, rivelando al mondo il talento del regista, e vinse il Premio Speciale della Giuria al Festival di Cannes. Attraverso una rievocazione schietta e puntigliosa, ed uno stile di asciutta consistenza, ci vengono raccontati gli ultimi drammatici giorni dell'insurrezione di Varsavia contro l'oppressore nazista. Furono 56 giorni di dolore, morte, eroismo e coraggio, durante i quali gli uomini della Resistenza, dopo una disperata difesa della capitale, dovettero cedere alle superiori forze del nemico, la cui successiva spietata repressione distrusse quasi del tutto la città e fece salire il numero totale delle vittime a circa 250mila. Il film mostra con assoluto realismo e dolente partecipazione emotiva le storie quotidiane di uomini e donne che lottarono con tutte le loro forze prima di soccombere alla furia germanica, lasciando altissime testimonianze di abnegazione, spirito patriottico e commovente altruismo. Le angoscianti sequenze d'inseguimento nelle gallerie fognarie sono da antologia del cinema, per patos emotivo, ritmo teso, confezione stilistica e montaggio evocativo. Fieramente anti-bellico e lucidamente anti-retorico, è una perla nella filmografia dell'autore e un fulgido esempio di pellicola a sfondo storico di veemente impegno politico-sociale. Insieme al precedente Generazione (Pokolenie, 1954) ed al successivo Cenere e diamanti (Popiół i diament, 1958), costituisce la prima trilogia bellica di Wajda.
 
Voto:
voto: 4/5

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