Nel settembre 1944, durante l'occupazione tedesca di Varsavia, alcuni rivoltosi, guidati da un coraggioso ufficiale, cercano di fuggire dai soldati nemici che gli danno la caccia attraverso i tunnel delle fogne (il "kanal" del titolo originale). In molti perdono la vita e non solo per mano dei nazisti. Intenso dramma bellico del polacco Andrzej Wajda, che alla sua uscita conquistò critica e pubblico, rivelando al mondo il talento del regista, e vinse il Premio Speciale della Giuria al Festival di Cannes. Attraverso una rievocazione schietta e puntigliosa, ed uno stile di asciutta consistenza, ci vengono raccontati gli ultimi drammatici giorni dell'insurrezione di Varsavia contro l'oppressore nazista. Furono 56 giorni di dolore, morte, eroismo e coraggio, durante i quali gli uomini della Resistenza, dopo una disperata difesa della capitale, dovettero cedere alle superiori forze del nemico, la cui successiva spietata repressione distrusse quasi del tutto la città e fece salire il numero totale delle vittime a circa 250mila. Il film mostra con assoluto realismo e dolente partecipazione emotiva le storie quotidiane di uomini e donne che lottarono con tutte le loro forze prima di soccombere alla furia germanica, lasciando altissime testimonianze di abnegazione, spirito patriottico e commovente altruismo. Le angoscianti sequenze d'inseguimento nelle gallerie fognarie sono da antologia del cinema, per patos emotivo, ritmo teso, confezione stilistica e montaggio evocativo. Fieramente anti-bellico e lucidamente anti-retorico, è una perla nella filmografia dell'autore e un fulgido esempio di pellicola a sfondo storico di veemente impegno politico-sociale. Insieme al precedente Generazione (Pokolenie, 1954) ed al successivo Cenere e diamanti (Popiół i diament, 1958), costituisce la prima trilogia bellica di Wajda.
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