lunedì 10 maggio 2021

L'eterna illusione (You Can't Take It with You, 1938) di Frank Capra

La famiglia Vanderhof, liberale e bizzarra, guidata dal patriarca Martin, entra in collisione con quella del banchiere Anthony Kirby, cinico e avido faccendiere che intende acquistare dei loro terreni per costruire una fabbrica di armi. Il vecchio Vanderhof rifiuta senza mezzi termini, sia per motivi etici che sentimentali. Ma tutto si complica quando la sua bella nipote Alice s'innamora del giovane Tony, suo datore di lavoro e figlio del banchiere Kirby. Entrambe le famiglie sono contrarie all'unione dei due giovani ma, alla fine, la forza dell'amore preverrà e il comportamento dei ragazzi sarà da esempio per i più intransigenti anziani. Brillante commedia edificante di Frank Capra, all'insegna del garbato buonismo tipico dell'autore, ma anche divertente, frizzante e con qualche momento poetico. Ebbe un grandissimo successo alla sua uscita, si aggiudicò due Oscar "pesanti" (miglior film e miglior regia) e consacrò il protagonista James Stewart come grande stella del firmamento hollywoodiano e simbolo tranquillizzante dell'americano medio. Ispirato alla commedia omonima di George S. Kaufman e Moss Hart (vincitrice del Premio Pulitzer), è un film corale, denso di personaggi, di situazioni ironiche e di dialoghi irresistibili, in cui si evince anche la padronanza tecnica del regista italo-americano di dirigere con abilità un cast numeroso, riuscendo a trarre il meglio da ciascuno. La celeberrima scena dell'invito a cena dei Kirby in casa Vanderhof, con Alice che scivola leggiadra lungo la ringhiera delle scale mentre i futuri suoceri si presentano alla porta con fare schizzinoso, è una delle più emblematiche del cinema di Frank Capra. La critica dell'avidità, l'elogio della vita "semplice" e la fiducia nel Sogno Americano, secondo cui tutto è possibile, sono espresse con tono bonario, in accordo allo stile dell'autore. Nel cast, oltre al già citato James Stewart, brillano Spring Byington, Jean Arthur e Lionel Barrymore. Il titolo originale si riferisce alla lezione morale (ma sarebbe meglio dire moralistica) che il vecchio Vanderhof dà al suo avversario Kirby, ovvero che non vale la pena vivere per i soldi, visto che non ti puoi portare tutto con te dopo la morte.
 
Voto:
voto: 4/5

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