sabato 19 marzo 2016

Chi ha incastrato Roger Rabbit (Who Framed Roger Rabbit, 1988) di Robert Zemeckis

Nella Hollywood del 1947 coesistono il mondo degli umani e quello parallelo, chiamato “Cartoonia”, dei cartoni animati, popolato dai personaggi disegnati dei film d’animazione, che possono essere sia buoni che cattivi. Un detective privato in disarmo, Eddie Valiant, deve difendere il suo cliente, lo strampalato coniglio Roger, dall’accusa di aver ucciso un corteggiatore della moglie, la procace Jessica Rabbit, un cartone tutta curve che fa perdere la testa anche agli umani. Nonostante la sua intolleranza per i cartoni Eddie accetterà, a malincuore, l’incarico, ma dovrà vedersela con lo spietato magistrato Doom, che ha potere di vita e di morte sui personaggi animati. Commedia fantastica, con risvolti gialli, a due livelli, attori reali e personaggi animati, prodotta e fortemente voluta da Steven Spielberg e dalla Walt Disney, con il fido sodale Zemeckis in cabina di regia. Dal punto di vista tecnico è un film straordinario per la perfetta fusione tra fotogramma e animazione, ottenendo una perfetta sincronia interattiva tra gli attori in carne e ossa ed i “toons” disegnati, tra gli scenari reali e quelli fittizi di “Cartoonia”. A causa delle allusioni sessuali relative al celebre personaggio di Jessica, vero punto di forza del film, la Disney fece togliere il suo logo dalla distribuzione della pellicola, che ebbe comunque un largo successo di pubblico e critica, suscitando consensi in tutto il mondo. Il divertimento è garantito grazie alle mirabolanti trovate visive e alle irresistibili sequenze comiche, specialmente quando i personaggi reali devono relazionarsi ai “toons” oppure scontrarsi con le diverse leggi fisiche dell’universo animato. Tra omaggi al cinema americano degli anni ’50 e citazioni al noir classico degli anni ’40, si procede a ritmo leggero, ma più per accumulo di situazioni che grazie a un reale sviluppo narrativo. Nel cast vanno citati Bob Hoskins, Christopher Lloyd e la dark lady per eccellenza degli anni ’80, Kathleen Turner, che presta la sua voce a Jessica Rabbit. Il film vinse, meritatamente, quattro Oscar tecnici: effetti visivi, montaggio, montaggio sonoro, più un premio speciale conferito per l’occasione al reparto delle animazioni. La teatrale entrata in scena di Jessica Rabbit, che canta sotto lo sguardo estasiato di Bob Hoskins, è puro cult, una sequenza che rimarrà.

La frase:Io non sono cattiva: è che mi disegnano così

Voto:
voto: 3,5/5

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