martedì 15 marzo 2016

Una vita al massimo (True Romance, 1993) di Tony Scott

Clarence Worley vende fumetti. Alabama Whitman fa la squillo. Entrambi sono giovani e un po’ folli, appassionati di Elvis Presley e dei film di kung fu. S’incontrano, si amano e perdono la testa l’uno per l’altra. Decidono di scappare insieme ma prima bisogna fare i conti con il violento Drexl, il protettore di Alabama. Clarence lo fa fuori e fugge con la ragazza, portando con sé una valigia piena di cocaina. Questo metterà sulle loro tracce poliziotti e mafiosi in una spericolata corsa verso la California. Palpitante thriller “fuori di testa” scritto egregiamente da Tarantino (la cui mano è inconfondibile!) e diretto con buon mestiere dall’esperto Tony Scott, sempre a suo agio con il cinema d’azione. Con tocchi esilaranti da commedia nera, romanticismo “scollacciato”, cattivi adorabili, dialoghi taglienti, pulp e violenza, sesso e droga, ed un uso a volte esasperato del grottesco, questa romanza criminale dalle molte voci intrattiene abilmente e sembra rivolgersi ad un pubblico ben più ampio degli irriducibili fans di Tarantino. Esteticamente patinato, qua e là furbetto, a volte eccessivo, ha un’ironia impagabile che tutto soccorre e (quasi) tutto giustifica, compreso un finale posticcio al miele voluto dal regista in luogo di quello originale. Cast di confezione extra lusso con Christian Slater e Patricia Arquette assoluti protagonisti ed una formidabile sequenza di nomi illustri in ruoli di supporto, fugaci apparizioni o semplici camei: Val Kilmer, Dennis Hopper, Gary Oldman, Brad Pitt, Tom Sizemore, Christopher Walken, James Gandolfini, Chris Penn, Samuel L. Jackson. Tre i momenti cult del film: la comparsata di Brad Pitt nel ruolo del tossico strafatto, il brutale pestaggio tra Gandolfini e la Arquette e l’incontro scontro tra due giganti della recitazione come Dennis Hopper e Christopher Walken. Belle e ispirate le musiche di Hans Zimmer, perfettamente funzionali a questo “action crime” dall’anima rock'n'roll. Il personaggio di Alabama viene citato in un dialogo de Le iene da Mr. White, che dice di aver lavorato insieme a lei in alcuni colpi.

Voto:
voto: 3,5/5

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