lunedì 21 marzo 2016

Milk (Milk, 2008) di Gus Van Sant

Le dure lotte politiche di Harvey Milk nella San Francisco degli anni ’70. Milk, brillante assicuratore quarantenne, omosessuale e con una naturale predisposizione all’eloquenza, lascia la sua tranquilla vita newyorkese e parte per la California, inseguendo un sogno politico per battersi in favore dei diritti dei gay. Sarà il primo omosessuale dichiarato ad essere eletto a una carica pubblica negli Stati Uniti, ma verrà poi brutalmente assassinato dalla follia omofoba di un collega consigliere invidioso. Solido biopic politico di Gus Van Sant, che non ha mai nascosto la propria omosessualità, sulla figura del coraggioso Harvey Milk, che ha sacrificato la propria vita nella battaglia alle discriminazioni omofobe in tempi in cui queste “crociate” sociali non erano affatto di moda, anzi risultavano realmente pericolose. Evitando accuratamente l’agiografia, l’autore abbraccia uno stile sobrio e un registro classico, a metà strada tra il documento storico e il melodramma, facendo confluire nel secondo la propria inevitabile passione rispetto al tema trattato. Forte di una sceneggiatura eccellente e di un’intensa interpretazione mimetica di Sean Penn, che porta in scena un Milk colmo di ardore senza mai eccedere negli atteggiamenti da cliché, il film avanza inesorabile verso il tragico finale annunciato, in cui il regista, abbandonando temporaneamente la sua tipica asciuttezza narrativa, si concede una sequenza teatrale, con tanto di sottofondo musicale pucciniano. E’ un’opera sensibile, ardente, orgogliosa, libertaria e militante, ma anche più semplice e lineare rispetto agli standard del regista. Infatti i suoi ammiratori più integralisti lo hanno accusato di scarso coraggio e di aver abbracciato un tono “borghese” per arrivare al più vasto pubblico possibile. Nel cast, oltre a Penn, vanno citati Emile Hirsch, Josh Brolin, James Franco e Diego Luna, tutti bravissimi. Il film vinse due premi Oscar su otto nomination: miglior protagonista a Sean Penn (che sconfisse a sorpresa il favorito “wrestler” Mickey Rourke) e migliore sceneggiatura a Dustin Lance Black.

Voto:
voto: 3,5/5

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