mercoledì 30 marzo 2016

Il vento che accarezza l'erba (The Wind That Shakes the Barley, 2006) di Ken Loach

Nell’Irlanda del 1920 contadini e operai sono uniti per far fronte all’invasione inglese, intesa a spezzare ogni velleità indipendentista. Ma la presenza di forze eterogenee all’interno dell’alleanza irlandese provoca una profonda spaccatura tra rivoluzionari e riformisti, che finirà per indebolire la coalizione e mantenere ancora in vita il morente impero britannico. I due fratelli O'Donovan, Damien e Teddy, finiranno ai lati opposti della contrapposizione, divisi da idee politiche inconciliabili in merito al futuro dell’Irlanda. Sontuoso dramma storico di Ken Loach che va a toccare un tasto dolente della lotta per l’indipendenza irlandese. Con quest’opera di tragico spessore il regista raggiunge uno dei vertici assoluti del suo cinema militante. I colori dominanti sono due: il verde della campagna irlandese ed il rosso del sangue di un popolo costantemente diviso tra ideali e azione. Scrutando tra le pieghe, scomode, della Storia, l’autore agisce con il rigore di uno scienziato che si limita ad osservare i fatti, riportandoli con dovizia di particolari e lasciando poi allo spettatore l’arduo compito di giudicare e di assumere una posizione in merito. Appassionato ma non retorico, egli ricostruisce perfettamente le atmosfere del tempo ed il complesso retroterra sociopolitico che diede poi origine alla sanguinosa guerra civile, e, pur in una dimensione drammatica simbolicamente sospesa, cerca sempre evidenti legami con la situazione presente. Dosando perfettamente azione, sentimento e psicologia dei personaggi, Loach mescola fatti storici ad evidenti ammiccamenti mitologici, come la vicenda emblematica dei due fratelli, novelli Caino e Abele, che si scambiano ripetutamente le parti seguendo il vento della Storia. In questo potente affresco, che è ben più di un semplice manifesto antimperialista, non esistono buoni e cattivi, colpevoli e innocenti, ma tutti i ruoli sono abilmente sfumati in nome di una fertile ambiguità di fondo. Bravissimi i due attori, Cillian Murphy e Padraic Delaney, nei panni dei due rivali protagonisti, ma tutto il cast è all’altezza della situazione. Il film fu premiato con la Palma d’Oro alla 59° edizione del Festival del Cinema di Cannes, dalla giuria presieduta da Wong Kar-wai.

Voto:
voto: 4/5

Nessun commento:

Posta un commento