mercoledì 23 marzo 2016

I Tenenbaum (The Royal Tenenbaums, 2001) di Wes Anderson

Quella dei Tenenbaum è una famiglia stravagante e straordinaria dell’upper class newyorkese. Il capofamiglia è Royal, cinica e simpatica canaglia dai modi bruschi, che ha sposato la giudiziosa Etheline da cui ha avuto tre figli prodigio: Chas (genio della finanza fin da piccolo), Richie (precoce campione di tennis)  e Margot (figlia adottiva con un innato talento per la scrittura drammatica). Ma, una volta cresciuti, i tre sembrano aver perso il loro naturale talento e si ritrovano fragili, depressi e pieni di nevrosi. Il vecchio Royal ricompare all’orizzonte, li riunisce tutti nella vecchia casa d’infanzia ed inscena una grave malattia mortale per cercare di riconquistare l’affetto dei figli e della moglie, da cui si era separato. Elegante commedia psicologica dai tratti surreali, abilmente sospesa tra comico e drammatico. Intende tratteggiare un grottesco ritratto di famiglia disfunzionale con il chiaro intento di psicanalizzare l’istituzione familiare, mettendola alla berlina attraverso il suo tono di favola bizzarra. E’ un’opera in chiaro scuro, divertente in superficie ed amara nel fondo, attraversata da un palpabile velo di malinconia che rende i suoi personaggi buffi e adorabili, quasi sospesi in un raffinato affresco d’epoca. Dal punto di vista estetico è un capolavoro di stile, sontuoso in ogni dettaglio. Impaginato in una fotografia preziosa, con trovate visive mirabili ed una grafica di grande ricchezza figurativa, collocata tra la fiaba e il fumetto. Gli interni della grande casa di Archer Avenue, i suoi arredi decadenti, i colori sgargianti, le atmosfere ovattate, i dettagli espressivi, fanno tornare alla mente gli Amberson di Orson Welles. Allo stesso tempo i suoi personaggi strampalati, sospesi tra tenerezza e crudeltà, fanno venire in mente i componenti della famiglia Addams, creando così uno stridente contrasto tra kitsch e snob. Immerso nell’atmosfera retrò degli anni ’70, a cominciare dalla magistrale colonna sonora che annovera grandi classici di John Lennon, Bob Dylan e dei Rolling Stones, è una satira lieve sulla difficoltà dei rapporti familiari, non sempre equilibrata, a tratti irrisolta nel suo squilibrio tra contenuto e forma. Eccellente squadra di interpreti in forma smagliante: Gene Hackman, Anjelica Huston, Gwyneth Paltrow, Ben Stiller, Luke Wilson, Owen Wilson, Danny Glover, Bill Murray. L’attore Owen Wilson ha scritto la sceneggiatura insieme al regista e proprio in questa categoria il film ebbe la sua unica nomination agli Oscar.

Voto:
voto: 4/5

Nessun commento:

Posta un commento