martedì 15 marzo 2016

The Abyss (The Abyss, 1989) di James Cameron

Un’esperta squadra di sommozzatori di una base subacquea viene incaricata del pericoloso recupero di un sommergibile nucleare americano, misteriosamente inabissatosi a oltre settemila metri di profondità. Il tenace capo del team, Virgil “Bud” Brigman, si vede affiancare, suo malgrado, la sua ex moglie, l’ingegnere progettista Lindsey Brigman, con cui ha un rapporto tumultuoso. Ma i nostri dovranno affrontare situazioni e pericoli ben più imprevedibili quando scopriranno l’esistenza di misteriose entità intelligenti che abitano i profondi abissi marini. Colossale avventura fantastica di alta profondità firmata James Cameron, spettacolare, visionaria, grandiosa in ogni dettaglio, dalle imponenti scenografie agli incredibili effetti speciali, dalle mirabilie visive alle sequenze subacquee, ad altissima tensione ansiogena. Fu una delle più costose produzioni hollywoodiane del suo tempo, si parla di un budget record di circa 70 milioni di dollari, con una lunga fase di gestazione ed una lavorazione complessa e travagliata, costellata da imprevisti e ritardi che fecero lievitare i costi oltre ogni aspettativa. Megalomane e maniacale, Cameron, da sempre appassionato del mondo sottomarino, ebbe l’idea del film assistendo ad un seminario scientifico sull’esplorazione degli abissi oceanici, e qui pose le basi per la sua retorica dell’epica iper-spettacolare, che poi troverà pieno compimento nel celebre kolossal Titanic. Ma se la prima parte della pellicola è stupefacente nel suo mix di invenzioni visive e patos adrenalinico, la seconda finisce per affondare nel suo stesso gigantismo, tra esasperazioni bizzarre, kitsch involontario ed un finale spielberghiano ad alto tasso di buonismo. Nel cast spiccano i due protagonisti, Ed Harris e Mary Elizabeth Mastrantonio, che si sono ampiamente lamentati per lo stress accumulato nelle riprese e per l’approccio estremo del regista, che spinge ogni cosa al limite durante la realizzazione delle sue opere magniloquenti. Vanno pienamente lodati gli straordinari effetti visivi, creati da Joe Letteri e Dennis Muren (inevitabilmente premiati con l’Oscar), con una menzione speciale per l’incredibile sequenza del tentacolo acquatico, che ha segnato un nuovo passo avanti nella lunga storia delle “magie” sul grande schermo. Esistono diverse versioni del film, da quella uscita in sala di 145 minuti alla Special Edition in DVD che contiene circa 26 minuti di scene inedite. La pellicola ebbe un buon successo di pubblico e critica, in particolare tutti ne lodarono l’alta magnificenza visiva, ma recuperò a stento gli elevati costi produttivi. E’ uno sfavillante giocattolone hollywoodiano, tronfio e un po’ macchinoso, che si dibatte tra retorica e spettacolarità e che, pur puntando alla profondità (marina), resta in superficie per quanto riguarda i contenuti.

Voto:
voto: 3,5/5

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