mercoledì 23 marzo 2016

Una notte da leoni (The Hangover, 2009) di Todd Phillips

Quattro amici (Doug, Phil, Stu e Alan) partono per Las Vegas per festeggiare l'addio al celibato di Doug, che dovrà sposare la sorella di Alan. Dopo una notte brava i nostri si risvegliano, sfatti e confusi, in una suite d’albergo devastata, con un neonato che piange nell'armadio e una tigre nel bagno. Non ricordano nulla dell’accaduto e Doug sembra essersi volatilizzato. Dovranno darsi molto da fare per ricostruire gli eventi della notte precedente, recuperare l’amico scomparso e portarlo in tempo sull’altare. Esilarante commedia demenziale, colma di momenti surreali e di comicità trasgressiva, intrigante per la sua struttura da puzzle giallo-thriller, in cui i quattro buontemponi, e lo stesso spettatore, dovranno intrecciare gli indizi disponibili per risalire ai “fattacci” della loro “notte da leoni”. Ironica, scanzonata, forte di dialoghi irresistibili, si avvale di un’affiatata squadra di interpreti, Bradley Cooper, Ed Helms, Zach Galifianakis, Justin Bartha, tutti azzeccati nei rispettivi ruoli. A completare il cast la bella Heather Graham e persino l’ex pugile Mike Tyson, in uno spiritoso cameo pieno di autoironia. Trattasi di puro intrattenimento hollywoodiano, ma di livello superiore alla media, infatti questa pellicola scatenata riesce ad andare ben oltre le regole del buddy movie, catapultandoci letteralmente, col suo stile spericolato, nella folle situazione paradossale in cui i quattro “monelli” si vengono a trovare, e costringendoci a vivere la loro stessa ansia per sciogliere il bandolo della matassa. Bradley Cooper ha definito questo film come “Memento che incontra Salvate il soldato Ryan”. Lo stuzzicante paragone ha un suo strampalato fondamento. Grande la colonna sonora con hits di Phil Collins, Kanye West, The Donnas e molti altri. Il film ha avuto uno strepitoso successo di pubblico, sbancando il box office americano otre ogni aspettativa, e ben due seguiti. Sopraffina la scelta del regista di mostrare le vere immagini della notte brava attraverso una lunga sequenza fotografica durante i titoli di coda. Il titolo originale si riferisce all’obnubilato stato psicofisico post sbronza.

Voto:
voto: 3/5

Nessun commento:

Posta un commento