Renato
e Albin sono una coppia di omosessuali, il primo italiano e il secondo
francese, che vivono a Saint-Tropez dove hanno in gestione un locale notturno
per travestiti. Tutto sembra filare liscio nella loro relazione, ma Renato ha
un figlio, nato da un precedente rapporto con una donna, che sta per sposarsi
con la figlia di un potente politico, intollerante e moralista, che intende
avviare una moratoria contro i comportamenti indecenti. Invitato al matrimonio,
Renato dovrà fingersi “normale” per non mettere in imbarazzo suo figlio.
Celebre commedia trasgressiva di Molinaro sul tema dell’omosessualità,
affrontato con garbata intelligenza senza quelle colorite concessioni al
morboso o al becero che da sempre accompagnano il mondo gay quando viene tratteggiato,
con supponente omofobia, dal pulpito moralista degli eterosessuali. Tratto da
un’opera teatrale francese, fu un grande successo internazionale di pubblico e
critica grazie ad una sceneggiatura solida, ad una regia accattivante e alla
straordinaria coppia di interpreti, Michel Serrault e Ugo Tognazzi, in cui il
primo giganteggia per la complessa sensibilità della caratterizzazione ed il
secondo per la sorniona spavalderia. Tra dialoghi brillanti, situazioni
esilaranti, equivoci spassosi e trovate comiche irresistibili, il film non
disdegna un’aguzza critica di costume nei confronti delle intransigenze
puritane, che ne svela l’animo “politico”. Serrault ha interpretato il ruolo di
Albin anche nella commedia teatrale originale a cui il film è ispirato. Ebbe
tre candidature agli Oscar (regia, sceneggiatura e costumi), ma rimase a bocca
asciutta, due seguiti ed un remake hollywoodiano con il compianto Robin
Williams. Le musiche briose ed avvolgenti sono di Ennio Morricone.
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