martedì 8 marzo 2016

Il vizietto (La cage aux folles, 1978) di Édouard Molinaro

Renato e Albin sono una coppia di omosessuali, il primo italiano e il secondo francese, che vivono a Saint-Tropez dove hanno in gestione un locale notturno per travestiti. Tutto sembra filare liscio nella loro relazione, ma Renato ha un figlio, nato da un precedente rapporto con una donna, che sta per sposarsi con la figlia di un potente politico, intollerante e moralista, che intende avviare una moratoria contro i comportamenti indecenti. Invitato al matrimonio, Renato dovrà fingersi “normale” per non mettere in imbarazzo suo figlio. Celebre commedia trasgressiva di Molinaro sul tema dell’omosessualità, affrontato con garbata intelligenza senza quelle colorite concessioni al morboso o al becero che da sempre accompagnano il mondo gay quando viene tratteggiato, con supponente omofobia, dal pulpito moralista degli eterosessuali. Tratto da un’opera teatrale francese, fu un grande successo internazionale di pubblico e critica grazie ad una sceneggiatura solida, ad una regia accattivante e alla straordinaria coppia di interpreti, Michel Serrault e Ugo Tognazzi, in cui il primo giganteggia per la complessa sensibilità della caratterizzazione ed il secondo per la sorniona spavalderia. Tra dialoghi brillanti, situazioni esilaranti, equivoci spassosi e trovate comiche irresistibili, il film non disdegna un’aguzza critica di costume nei confronti delle intransigenze puritane, che ne svela l’animo “politico”. Serrault ha interpretato il ruolo di Albin anche nella commedia teatrale originale a cui il film è ispirato. Ebbe tre candidature agli Oscar (regia, sceneggiatura e costumi), ma rimase a bocca asciutta, due seguiti ed un remake hollywoodiano con il compianto Robin Williams. Le musiche briose ed avvolgenti sono di Ennio Morricone.

Voto:
voto: 3,5/5

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