giovedì 31 marzo 2016

Quelli che camminavano sulla coda della tigre (Tora no o wo fumu otokotachi, 1945) di Akira Kurosawa

Nel XII secolo, durante la guerra tra due clan rivali, un gruppo di valorosi samurai cerca di condurre in salvo il principe erede al trono attraverso il territorio nemico. Guidati dal saggio Benkei dovranno ricorrere a dei travestimenti, i samurai da monaci e il principe da servo, per sperare di uscirne vivi. Per recitare fino in fondo la sua parte e sfuggire ad un posto di guardia, Benkei sarà costretto a infrangere il rigido codice etico del suo ordine guerriero. Quarto film di Kurosawa, girato a basso costo e con mezzi esigui. L’intenzione iniziale del regista era di realizzare un film sulla figura del grande condottiero giapponese Oda Nobunaga, a cui trentacinque anni dopo dedicherà Kagemusha - L'ombra del guerriero, ma la mancanza di risorse produttive lo fece propendere per una storia più piccola e semplice. Ispirato a due versioni teatrali del medesimo dramma (“Kanjincho” e “Ataka”) è il primo film del Maestro sulla nobile figura del samurai, elemento caratterizzante della cultura giapponese e di tutto il suo cinema del periodo classico. Denso e teso nella sua essenzialità, è un sontuoso dramma storico, sorretto da eccellenti interpretazioni da parte di tutti gli interpreti, che anticipa già temi e stilemi del successivo capolavoro I sette samurai. Dal punto di vista semantico è un mirabile apologo sul potere dell’uomo, contrapposto a quello dei dogmi sanciti dalle tradizioni limitanti. Invece dal punto di vista estetico risente chiaramente della sua vicinanza all’epoca del cinema muto, per l’utilizzo costante dei primi piani con finalità espressionista. Il personaggio clownesco del contadino portatore, voluto dall’autore per fare da contrasto comico alla rigidità dei samurai, è quello che intuisce le azioni da compiere prima degli altri, riuscendo, grazie alla sua semplicità d’animo, a leggere gli eventi senza filtri o preconcetti. Splendido il finale ambiguo che lascia il campo aperto a nuovi imprevedibili scenari. La pellicola fu bloccata dalla censura americana per la sua presunta esaltazione del feudalesimo giapponese e venne distribuita negli Stati Uniti solo nel 1952.

Voto:
voto: 4/5

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