martedì 29 marzo 2016

Miriam si sveglia a mezzanotte (The Hunger, 1983) di Tony Scott

Miriam è l’ultima sopravvissuta di un’antica stirpe di vampiri risalente all’antico Egitto. Ha più di tremila anni ed è costretta, ogni due o tre secoli, a cambiare compagno perché tutti i suoi uomini, a un certo punto, perdono, inspiegabilmente, il dono dell’eterna giovinezza ed invecchiano rapidamente fino al totale disfacimento fisico. Quando uno di questi si rivolge alla brillante dottoressa Sarah Roberts per chiedere aiuto, innesca una serie di eventi che culminerà con il fatale incontro tra Miriam e la donna. Tra le due nascerà subito una bruciante passione e la vita di Sarah non sarà più la stessa. Esordio cinematografico di Tony Scott, fratello del più famoso Ridley, regista proveniente dal mondo della pubblicità e prematuramente scomparso nel 2012. Tratto dal romanzo omonimo di Whitley Strieber, è un horror vampiresco patinato, sensuale, pregno di atmosfere oscure ed eleganti che ricalcano fedelmente l’estetica glamour degli anni ’80. Dal punto di vista visivo il film ha un fascino notevole ed il cast stellare (Catherine Deneuve, David Bowie, Susan Sarandon) garantisce presenze sceniche carismatiche e conturbanti, perfette icone nei rispettivi personaggi dark. Splendida la colonna sonora che mescola abilmente sacro (Ravel, Schubert) e profano (il punk rock dei Bauhaus). Ne resteranno l’ammaliante malia visiva, il mix di horror, esoterismo e sensualità ed alcune notevoli sequenze come l’invecchiamento istantaneo del compianto David Bowie ed il torrido incontro erotico tra la Deneuve e la Sarandon. Per il resto Scott junior evidenzia già le pecche del suo cinema: narrazione superficiale, squilibrio tra forma e contenuto, cadute di stile, propensione all’azione a discapito della psicologia dei personaggi. Non è di certo un film essenziale ma, per alcuni nostalgici degli anni ’80, è un piccolo cult. Il bizzarro titolo italiano meriterebbe la gogna o l’alloro alla fantasia maliziosa. A voi la scelta.

Voto:
voto: 3/5

Nessun commento:

Posta un commento