martedì 29 marzo 2016

S.O.B. (S.O.B., 1981) di Blake Edwards

Felix è un produttore cinematografico di successo ma, quando il suo ultimo film si rivela un fiasco colossale, tutti lo abbandonano ed egli, disperato, tenta persino di togliersi la vita. Per cercare di salvare il film ha l’intuizione di modificarlo, inserendovi delle scene osé con l’aiuto della moglie, ma i capi della major intendono ostacolarlo in tutti i modi. Disposto a tutto pur di raggiungere il suo scopo, Felix cerca di rubare i negativi della pellicola e finisce ucciso dalle guardie di vigilanza. A quel punto l’intera Hollywood gli tributa un’ipocrita cerimonia di commiato, con tanto di sperticate lodi. Feroce commedia nera, in forma di satira graffiante ricolma di umori urticanti, sullo star system hollywoodiano e tutto il suo sottobosco di conformismo, corruzione, dilettantismo e stupidità. Grottesco e irriverente fin dal titolo (che può essere letto come “Son Of Bitch”, come “Standard Operational Bullshit” o semplicemente come il singhiozzo dei fumetti) è una delle migliori black comedy degli anni ’80, ricca di invenzioni comiche, dialoghi scoppiettanti, situazioni irresistibilmente surreali e costruita su un meccanismo narrativo di geometrica precisione. Grande squadra di attori tra cui citiamo Richard Mulligan, William Holden, Julie Andrews, Robert Vaughn e Shelley Winters. E’ rimasta famosa la scena dello spogliarello della Andrews (all’epoca moglie del regista), che fu convinta a fatica da Edwards a mostrare il seno, non senza un visibile imbarazzo. Leggenda vuole che, durante le riprese, la sequenza fu accompagnata dalle ovazioni di tutta la crew presente sul set. Il grande autore di Tulsa, maestro della commedia americana, era stato prematuramente bollato dagli studios come artista finito, ormai giunto alla fine della sua lunga carriera. Da sempre in attrito con il potere hollywoodiano, Edwards rispose, da par suo, con due opere straordinarie quali questo film, carico di acido livore verso l’ipocrisia del sistema delle major, ed il successivo Victor Victoria che rappresenta uno dei vertici assoluti della sua filmografia. Il finale di S.O.B. con il vero funerale in mare aperto organizzato dagli amici di Felix che ne hanno sottratto il feretro, è un delicato momento di toccante poesia che simboleggia il desiderio estremo di allontanarsi dal frastuono e dalla miseria di un mondo corrotto.

Voto:
voto: 4/5

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