Una ricca signora viene trovata
orribilmente uccisa e seviziata nella sua villa sul mare. Nonostante le
modalità efferate facciano pensare ad un maniaco, viene accusato il marito, Jack
Forrester, direttore di giornale non simpatico al procuratore dell’accusa. Il
presunto movente sarebbe legato all’ingente patrimonio della donna ed alle
continue “scappatelle” amorose di lui. L’avvocatessa Teddy Barnes assume la
difesa di Forrester ma, durante il processo, non resiste al suo fascino e se ne
innamora, trovando così un motivo ulteriore per dimostrare l’innocenza
dell’uomo. Ma è davvero tutto come sembra ? Legal thriller di onesta fattura,
con colpi di scena a ripetizione, omicidio brutale, love story, dibattimento
giudiziario e finale a sorpresa (sebbene non imprevedibile). Fedele agli
stereotipi del genere non ne oltrepassa i limiti, assestandosi sui livelli di
un intrattenimento mainstream per
amanti degli intrecci criminali un po’ torbidi. Le udienze in tribunale sono
avvincenti, la storia d’amore è convenzionale e Jeff Bridges gioca un po’
troppo a fare il “piacione”. Però Glenn Close è bravissima e regala al suo
personaggio uno spessore ed una vulnerabilità sorprendenti, ben oltre la media
delle pellicole di questo tipo. E’ lei il principale motivo d’interesse di
questo giallo teso, ma non imperdibile, che ebbe comunque un buon successo di
pubblico alla sua uscita. Colonna sonora del mitico John Barry.
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