Dopo la guerra di secessione un invasato ufficiale nordista, il maggiore Dundee, si mette a capo di una banda di manigoldi, disertori e fuggiaschi sudisti per dare la caccia a Sierra Charriba, capo di una tribù Apache che si è macchiato di innumerevoli massacri a danno dei bianchi durante la guerra civile. La sua missione lo conduce fino in Messico dove dovrà scontrarsi con l'esercito francese. Il terzo western di Peckinpah è un'opera di fondamentale importanza nella rivoluzione dei canoni del genere e nel passaggio dal vecchio modello eroico fordiano a quello moderno, più cinico, violento e spietato, che annulla quasi del tutto la linea di demarcazione tra buoni e cattivi, vittime e carnefici, vincitori e vinti, cacciatori e prede. Nonostante il discreto successo dei due film precedenti (La morte cavalca a Rio Bravo (The Deadly Companions, 1961) e Sfida nell'alta Sierra (Ride the High Country, 1961), Peckinpah, che si illudeva di ottenere una maggiore libertà espressiva nel terzo film, ebbe un duro scontro col produttore Bresler in merito alla realizzazione di Sierra Charriba, che fu ampiamente mutilato (dieci sequenze scorciate per un taglio complessivo di 33 minuti rispetto alla versione voluta dal regista) e rimaneggiato al montaggio, soprattutto nell'ottica di eliminare le scene di violenza più efferate e quelle al rallentatore (vezzo stilistico dell'autore che poi consoliderà nei suoi capolavori). In questo modo le ambizioni di Peckinpah di rinnovare, sia stilisticamente sia nei contenuti, il genere western vennero frustrate dalla pedante censura ed egli si troverà inopinatamente anticipato da un “rivale” del tutto imprevedibile. Ancora un’altra singolare coincidenza: mentre egli sta girando il suo Sierra Charriba nel 1964, contemporaneamente un ignoto regista italiano, Sergio Leone, realizza in Spagna un film di serie B, un western italo-spagnolo di imitazione statunitense (infatti, a parte il protagonista Clint Eastwood, all’epoca anch’egli sconosciuto, tutti gli altri attori e tecnici avevano nomi inglesi inventati), nel quale il tasso di violenza, la spettacolarizzazione delle scene d’azione, l’esasperazione dei climax narrativi e dei tempi di attesa venivano portati ad un livello fino ad allora mai sperimentato. Si trattava di Per un pugno di dollari, che rivoluzionò e stravolse completamente i canoni del genere, facendo nascere il così detto spaghetti western. Nello stesso anno (ma senza nessuna influenza reciproca con il film di Leone), esce Sierra Charriba, epopea sanguinaria e grandiosa, anch’essa protesa ad innovare gli schemi del western attraverso un uso più realistico della violenza, ed anch’essa ambientata in un Messico che rinvia al Vera Cruz di Aldrich (che è il vero antesignano ispiratore e l'autentico anello di congiunzione tra Peckinpah e Leone). In Sierra Charriba, il protagonista è descritto come un militare decisionista ed esaltato, che trasforma la caccia a un gruppo di indiani ribelli in una sorta di guerra personale, condotta illegalmente oltre confine, servendosi di prigionieri sudisti e di altri sbandati, fino a scontrarsi con le truppe francesi di Massimiliano d’Asburgo, all’epoca imperatore del Messico (ecco il riferimento più evidente a Vera Cruz). La guerra è vista come una lotta insensata e brutale, anche se il regista ne esalta manieristicamente il fascino epico. Massacrato dal produttore, che lo taglia drasticamente, suscitando le ire del regista, Sierra Charriba resta un grande western, che anticipa temi e modi espressivi che troveranno una forma più compiuta nel successivo film di Peckinpah, il suo capolavoro assoluto Il mucchio selvaggio. Notevolissimo il cast che annovera Charlton Heston, Richard Harris, Senta Berger, James Coburn, Jim Hutton, Michael Pate, Mario Adorf, Warren Oates e Ben Johnson. La tragica figura di Dundee/Heston è il baricentro dell'azione violenta, un antieroe animato da una furia fanatica, con una personalità nevrotica e un'insana tendenza all'autodistruzione che trascinerà con se tutti i personaggi. Nel processo di modernizzazione del western, avvenuto negli anni '60, questo film capitale di Peckinpah è fondamentale quanto (e forse più) del celebre Per un pugno di dollari. Nel 2006 è uscita la versione home video integrale dell'opera, con il ripristino di tutte le scene tagliate o eliminate ed il montaggio originale voluto dal regista.
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