Sud
America, XVII secolo: durante la colonizzazione del “nuovo mondo” i gesuiti si
avventurano nella giungla per convertire gli indigeni locali al cristianesimo e
creare delle missioni in cui questi possano vivere liberi dal giogo dei
conquistadores iberici. Un prete coraggioso, Gabriel, ed un ex mercenario
schiavista convertitosi al cristianesimo dopo aver ucciso il fratello, Mendoza,
si adoperano per difendere una tribù di indios nella regione dell’Iguazu, cercando
di creare una comunità cattolica autonoma non soggetta allo sfruttamento. Ma
dovranno sfidare i pericoli della foresta pluviale e le guarnigioni dei coloni
spagnoli e portoghesi. Spettacolare kolossal storico antimperialista,
avventuroso, appassionante ed appassionato nella sua strenua difesa dei
sacrosanti diritti dei nativi, barbaramente calpestati dall’avidità degli
invasori europei. I paesaggi mozzafiato, la suggestiva bellezza selvaggia delle
inquadrature, la forza emotiva dei temi trattati e il vigore pregnante delle
atmosfere garantiscono un grande respiro epico ed uno stupefacente spettacolo
visivo. Ma il film non è esente da retorica, specialmente nel finale così
tragicamente enfatico da scadere nel sensazionalismo moralistico, progettato ad
hoc per colpire i sentimenti del pubblico nel modo più grossolano. Grande prova
dell’intero cast in cui svettano Robert De Niro e Jeremy Irons, ma anche tutti
i caratteristi sono bravissimi. Leggendaria colonna sonora di Ennio Morricone,
tra le sue più belle in assoluto, famosa anche per l’incredibile “scippo”
subito agli Oscar del 1987, dove gli fu incredibilmente preferita, tra bordate
di fischi di disapprovazione in sala, la soundtrack di Round Midnight di Herbie Hancock. Una delle più clamorose
ingiustizie mai commesse dall’Academy Awards. Il film fu un grande successo di
pubblico e critica e fu pluripremiato nel mondo: Palma d’Oro al Festival di
Cannes, Oscar alla miglior fotografia (su sette candidature complessive), due
Golden Globe e tre Bafta inglesi. Almeno due le sequenze memorabili che
resteranno nella storia del Cinema: padre Gabriel che suona l’oboe nella
giungla, tra gli indios stupiti, con le struggenti note di Morricone e la croce
che precipita dalla cascata.
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