Caroline, giovane donna separata e con un figlio piccolo, si sposta da Parigi alla costa azzurra per seguire la convalescenza del padre Tony "Daddy" che ha subito un delicato intervento al cuore. L'uomo è un inglese vitale e affascinante, che ha dedicato la prima parte della sua vita a lavoro, viaggi e vita mondana, risultando quindi poco presente durante l'infanzia e l'adolescenza della figlia. Sposato con una borghese cattolica e pedante, Daddy (nonostante la seria malattia) ritrova vigore e gioia di vivere durante le settimane di permanenza di Caroline e i due avranno finalmente modo di capirsi e stabilire una reale intesa, basata su affinità e complicità insospettate. Questo dramma sentimentale intimo, intenso e toccante è uno dei lavori migliori di Bertrand Tavernier. Una delicata e malinconica meditazione sulla morte, sul tempo che fugge via inesorabile e sui rapporti familiari, con uno stile narrativo asciutto e diretto, privo di ogni "ricatto" lacrimevole. E' un film sulla seconda occasione, sul valore della memoria e sull'importanza di "cogliere la rosa quando è il momento". L'efficace scelta del bilinguismo (nella versione originale "Daddy" parla solo in inglese, mentre Caroline parla inizialmente il francese e poi anche l'inglese) è la metafora perfetta della distanza emotiva tra padre e figlia, dovuta all'assenza di lui in un periodo cruciale e poi ad anni di incomprensioni, apatie sentimentali, incapacità di aprirsi, inerzia quotidiana. Opera potente e malinconica, incisiva e profonda, autentica ed eloquente, a suo modo indimenticabile per la semplicità con cui riesce a scuotere intime emozioni, ha anche un livello di complessità interiore superiore a quanto potrebbe apparire ad una visione superficiale. Nel cast i due protagonisti, Dirk Bogarde e Jane Birkin, sono entrambi straordinari. Per Dirk Bogarde è stata l'ultima interpretazione della sua lunga carriera.
La frase: "Bisogna guardare la bellezza, come se fosse l'ultima volta"
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