venerdì 7 maggio 2021

Il più grande spettacolo del mondo (The Greatest Show on Earth, 1952) di Cecil B. DeMille

Braden è l'energico direttore di un grande circo, impegnato tra l'esigenza di far quadrare i bilanci e la voglia di regalare al pubblico il "più grande spettacolo del mondo". L'ingaggio del "Grande Sebastian", un favoloso acrobata di fama mondiale, provoca la gelosia di Holly, una brava trapezista costretta a cedere al collega il ruolo di star dello show. Fra i due ginnasti ha inizio una gara di audacia senza esclusione di colpi, in cui ciascuno, per dimostrare al direttore di essere il più bravo, aumenta progressivamente il rischio del numero. Durante una di queste sfide Sebastian, punzecchiato dalla perfida collega, decidere di far togliere la rete di protezione ed eseguire la sua performance regalando il massimo brivido possibile al pubblico. L'uomo ha un incidente e cade nel vuoto. Non perde la vita ma resta paralizzato al braccio. Holly si pente delle sue azioni e finge di esserne innamorata per non farlo andar via dal circo. Ma i grattacapi per il manager Braden non sono ancora finiti, dopo l'incidente di Sebastian è la volta di un domatore ribelle implicato con gente di malaffare. L'incontro con il mondo del circo di Cecil B. DeMille, l'uomo che ha fatto della parola "spettacolo" il senso intimo della sua estetica cinematografica, era praticamente inevitabile e questo celeberrimo dramma circense è, probabilmente, il suo film più sincero, sentito, urgente ed emblematico. Per realizzarlo nella maniera più realistica possibile l'autore si servì di un vero circo (il "Ringling Bros. e Barnum & Bailey Circus", il più famoso in America) e di autentico personale addetto, a parte ovviamente gli attori principali. E' il risultato è, ancora oggi, stupefacente: un lungo e abbagliante incanto visivo, colorato, magico, emozionante, denso di luoghi comuni ma anche di colpi di scena, pathos, emozioni, drammi personali e sentimentali. E' un classico dei grandi film popolari della vecchia Hollywood, ancora in grado di avvincere lo spettatore per la sua emotività semplice, istintiva ed efficace. Nonché capace di cogliere e rappresentare perfettamente uno degli aspetti essenziali dello spirito circense, incarnato dal motto "lo spettacolo deve continuare". DeMille è stato un maestro del vecchio cinema "mainstream", capace di stimolare negli spettatori di ogni latitudine il senso di meraviglia, di fronte alla maestosità delle sue immagini. Cast stellare (Charlton Heston, Cornel Wilde, Betty Hutton, James Stewart, Gloria Grahame) e due premi Oscar: miglior film e miglior soggetto (un premio che fu assegnato fino al 1957 per poi essere abolito).
 
Voto:
voto: 4/5

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