Mike Ribble è un grande trapezista, divenuto celebre nel mondo perchè è uno dei pochissimi ad aver eseguito il triplo salto mortale. Reso zoppo da una caduta, continua a lavorare nel circo ma non è più la prima stella e non è più in grado di esibirsi nel suo pezzo forte. Il giovane Tino diventa suo allievo e scalpita perchè l'uomo gli insegni il segreto del triplice salto. Tra i due s'insinua Lola, giovane trapezista bella e ambiziosa, che, pur non avendo particolari talenti come acrobata, usa le armi della seduzione per fare carriera. La ragazza diventa parte del numero e i due uomini s'innamoreranno entrambi di lei, aumentando così le già alte tensioni delle loro pericolose esibizioni. Spettacolare melodramma circense tratto dal romanzo omonimo di Max Catto, è un film sfarzoso e carico di suspense nei momenti topici, visivamente esuberante grazie alla magnifica fotografia a colori che esalta le fulgide ambientazioni del circo. Ma non è ascrivibile tra le migliori opere dell'autore, che qui si limita ad un onesto lavoro "artigianale", mettendosi al servizio di un grande cast di attori (Burt Lancaster, Tony Curtis e la nostra Gina Lollobrigida, alla sua terza pellicola americana). Ciò deriva, probabilmente, dalla natura su commissione del progetto, fortemente voluto da Lancaster che lo ha prodotto, interpretato, ha scelto Reed alla regia e (da ex acrobata) ha girato personalmente quasi tutte le scene sul trapezio, senza ricorrere a controfigure (contro il volere del regista). Alla sua uscita ebbe un grande successo di pubblico, a causa della presenza dei tre divi e della genuina tensione che sa regalare nei momenti topici, ma la critica lo snobbò come una fiacca storia su un triangolo amoroso con evoluzioni acrobatiche. Quello che manca, rispetto agli standard migliori del regista, è l'attenzione dettagliata al disegno psicologico dei personaggi ed alle loro interrelazioni. Sotto questo aspetto ci si sofferma solo sulla scintillante patina esteriore. Il film vinse un premio al Festival di Berlino per il miglior attore (Burt Lancaster). E la "Lollo" risplende.
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